Cavagrande del Cassibile, i laghetti siciliani che sembrano usciti da una fiaba

I laghetti più belli e suggestivi d'Italia si trovano qui, in Sicilia, nella Riserva di Cavagrande del cassibile

Esiste in Sicilia un luogo di naturale bellezza, magico e suggestivo. Stiamo parlando della Riserva di Cavagrande del Cassibile, qui si nascondono i laghetti siciliani che sembrano usciti da una fiaba incatata.

Cavagrande del cassibile, i laghetti siciliani da scoprire

La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è una riserva siciliana, considerata area naturale protetta situata nei comuni di Avola, Noto e Siracusa, in provincia di Siracusa

Si tratta di una riserva naturale che conserva una ricchezza paesaggistica, antropologica, archeologica e idrogeologica senza eguali. L’area si estende per 2.700 ettari nel territorio di Avola, Siracusa e Noto.

La riserva è attraversata dal fiume Cassibile, l’antico Kacyparis greco, che nel corso dei secoli ha creato una serie di profondi canyon che oggi rendono il paesaggio incredibile.

Cavagrande del cassibile, i laghetti siciliani da scoprire

La Riserva di Cavagrande del Cassibile è oggi meta di escursionisti e avventurieri che arrivano in Sicilia per scandagliare il territorio alla scoperta dell’immensa bellezza che preserva l’intera area. Le guest star dell’intera zona sono i laghetti siciliani.

Nel fondovalle infatti si sono create cascate e piccole oasi con acque fresche e limpidi che rendono il panorama ancora più bello. Nei 10 km di lunghezza del canyon si estendono numerosi laghetti, quelli più suggestivi si trovano nei pressi di Avola Antica, accessibile attraverso la scala storica Cruci.

Cavagrande del cassibile, i laghetti siciliani da scoprire

Cava Grande è conosciuta quasi totalmente per i laghetti raggiungibili dal sentiero “scala cruci” che dal belvedere scende a fondovalle. Ma l’intera riserva ha decine e decine di sentieri che permettono di raggiungere ogni parte di essa e di scoprirla in tutta la sua meravigliosa bellezza, dai laghi, alle cascate ai villaggi rupestri, ancora oggi difficili da raggiungere.