Io viaggio da sola: 10 motivi per viaggiare in solitaria
Quando dissi a tutti che stavo per viaggiare il mondo da sola mi diedero della matta. Viaggiare da soli, un modo differente ed originale di affrontare un viaggio
Io viaggio da sola, o meglio ho viaggiato da sola per due anni e mezzo senza mai tornare a casa.
Uno zaino di 15 kili sulle spalle, uno zainetto con i miei pochi averi. Un passaporto.
Io e il mio zaino in un giro del mondo durato più di due anni e fatto in solitaria, passando dal Centro America all’Asia, dall’Australia al Sud America.
Ho viaggiato per le strade del mondo su bus pubblici, ridotto al minimo i voli aerei, ho dormito in guesthouse ed ostelli. Sola.
Da gennaio 2011 sino a giugno 2013 un movimento perpetuo per le strade (e non strade) del mondo.
Non era la prima volta che, in mancanza di compagni di viaggio, prendevo la decisione di andare via comunque e senza spalla destra.
Ma mai avrei potuto immaginare che questa esperienza potesse durare per tanto tempo.
Viaggiare da soli è un modo di viaggiare distinto, differente da quello a cui forse la maggior parte di noi è abituata.
Può essere un viaggio che spaventa, all’inizio, mette paura sapere di essere dall’altra parte del mondo e non avere nessuno accanto, se non qualche viaggiatore random di chissà dove e che probabilmente non parla la tua lingua.
È un viaggio di formazione, che ti insegna molto, che ti prova, che ti dà soddisfazioni, ti rinvigorisce e rafforza.
Non sono una promotrice del viaggio in solitaria come esclusivo o migliore, promuovo piuttosto il viaggio in generale ma mi rendo conto che, quanto più la permanenza fuori si allunga, quanto più diventa impossibile trovare un compagno di viaggio. E il viaggio in solitaria sembre essere l’unica opzione possibile.
Non tutti hanno molti mesi a disposizione per viaggiare, non tutti sono liberi e padroni del proprio tempo o possono gestirlo come meglio credono assentandosi per periodi piuttosto lunghi.
Così quando ci si trova al bivio “vado da sola o non parto?” io dico…go for it!
I motivi?
Secondo me come viaggio di formazione e di scoperta il viaggio in solitaria può essere una esperienza che vale la pena provare.
Magari poi scopri che non fa al caso tuo, o forse ti piace e decidi di continuare.
Di sicuro c’è che ti mette di fronte a delle prove che tu, solo tu, sarai in grado di superare contando solo sulle tue forze ed inventiva.
Ma soprattutto ti metterà di fronte a te stessa e ai tuoi limiti. Momento di accettazione e superamento. Gratificazione finale.
Cosa ha insegnato a me viaggiare sola?
Viaggiare da sola ti responsabilizza
L’essere straniera in terra sconosciuta richiede un senso di responsabilità forse maggiore rispetto a quando sei a casa.
I pericoli, il fatto che se dovesse succedere qualcosa non puoi contare su nessuno, il prendere decisioni in totale autonomia ti rende padrona in assoluto del tuo tempo e responsabile delle tue scelte.
Non sei in gita scolastica, devi districarti tra bus, ostelli, barche, giornate a 40 gradi o a meno 20, devi gestire i tuoi soldi in maniera virtuosa, stare attenta ai pericoli, avere occhi sempre aperti.
Un’esperienza che fa crescere e ti mette nella posizione in cui non hai altra chance, devi crescere e prenderti la responsabilità di qualsiasi azione.
Viaggiare sola ti rende artefice del tuo destino in viaggio
Quando viaggi sola hai la libertà di poter scegliere che strada prendere. Se deviare o fermarti. Se unirti ad altri viaggiatori o continuare il percorso in solitudine.
Sei tu che decidi cosa fare e dove andare.
Il viaggio segue le tue direzioni, no a compromessi né contentini. Fai quello che credi sia giusto per te e che ti va di fare. Sei libera come forse non eri mai stata prima.
Viaggiare sola ti obbliga alla socializzazione e ti insegna a gestire la solitudine
Viaggiare soli sognifica avere la possibilità di stare da sola quando ti va e ti obbliga alla socializzazione quando hai voglia di compagnia.
Dormire negli ostelli è un ottimo punto di partenza per fare amicizia. E se vuoi fermarti e stare un po’ sola non devi fare altro che estraniarti. Impari ad apprezzare il tempo che passi sola, puoi farti domande e darti le risposte. Godi appieno del tempo che hai a disposizione ed impari a non avere paura della solitudine quanto piuttosto ad accettarla e colorarla di una nota positiva. È tempo tutto tuo.
Viaggiare da sola ti fortifica
Puoi contare solo su di te. Ti scopri più forte di quanto non immaginassi.
Viaggiare sola ti fa scoprire per quella che forse non credevi di essere: forte.
Malattie, incidenti di percorso, eventi forse poco piacevoli sono solo alcune delle cose che possono succedere quando sei on the road, eppure senza colpo ferire riesci a districarti e risolvere i tuoi problemi, rendendoti conto che anche da sola ce la fai e forse cominci a vederti con occhi diversi
Sei pronta per le prossime sfide
Impari a confidare in te perché sai che te la puoi sbrigare da sola, in qualsiasi situazione.
Dopo avere dato prova più volte che puoi essere autonoma anche nei momenti in cui avresti voluto qualcuno accanto a te. Sai che se cadi ti rialzi. Impari dai tuoi errori e avendoli vissuti in prima persona correggi alcuni tuoi comportamenti. Ma sai che poco importa quello che succederà, hai affrontato tanto da sola e il resto non sarà altro che un’ulteriore prova della tua forza di volontà.
Impari a prendere decisioni in maniera autonoma
Viaggiando da sola potresti scoprire di te qualcosa che non conoscevi.
Un’esperienza di viaggio in solitaria ti dà tempo a sufficienza per ripensare a te, a quello che hai lasciato alle spalle, quello che stai vivendo, quello che sarai nel prossimo futuro.
Le prove da affrontare sono molte, di alcune ti renderai conto il giorno in cui tornerai a casa quando raccontando una storia gli amici ti diranno “e come hai fatto?”.
In quei momenti ti rendi conto che la tua attitudine mentale è diventata più elastica e pratica, che i problemi non ti fanno più paura anzi hai imparato a risolverli velocemente e spesse volte in maniera creativa ed originale.
Il viaggio in solitaria esalta e fortifica il “problem solving”, sapere identificare un problema e trovare la soluzione più veloce e pratica.
Viaggiare sola per lunghi periodi ti rende molto sensibile a nuove idee e potenzialità. Ti apre la mente
Vedere il mondo ti apre la mente, ma in una maniera molto particolare che io ho provato sulla pelle.
Gli stimoli che riceviamo quando viaggiamo sono numerosi al punto che forse è difficile pure decifrarli lì per lì.
Eppure come una spugna ci inzuppiamo di informazioni talmente diverse dalle nostre che iniziamo ad aprirci volontariamente a opzioni mai considerate fino ad allora.
La possibilità di entrare in contatto con nuove culture e nuove genti è una opportunità unica. Potere condividere idee e pensieri con chi la pensa in maniera diversa dalla tua e accettare le provocazioni come le opinioni altrui rivedendo le tue è un momento importante.
Lo straniero e il diverso ti mettono in crisi.
Il bello del viaggiare tra culture diverse sta nel fatto che non avere alcun legame con la tua terra e lingua ti rende più sensibile e disposta a scrutare il mondo ed esserne parte integrante.
Impari nuove lingue
Quando vivevo a Londra ricordo di alcuni spagnoli e anche italiani il cui inglese non migliorava nonostante vivessero nella capitale inglese. Il motivo mi venne svelato da Jose, spagnolo il cui inglese era inferiore alla media e che viveva a Londra da 4 anni.
Lui usciva solo con altri spagnoli, come lavoro aveva deciso che voleva rimanere runner al ristorante così da non essere obbligato a comunicare e uscito da lavoro sarebbe tornato nella sua Little ESpain, metto la E prima di Spain perché gli spagnoli sono restii a toglierla quando parlano inglese e la cosa mi ha sempre divertita!
Viaggiare da sola ti obbliga a comunicare con gli altri, molto probabilmente non si incontreranno altri italiani lungo il cammino (non siamo grandi viaggiatori, per lo meno non come i tedeschi o gli australiani), in questo caso sapere parlare le lingue è fondamentale.
Come buttata nel mondo in cui si comunica con suoni all’inizio incomprensibili, in principio si farà molta fatica. Ma con il tempo anche una lingua ostica diventa comprensibile.
Posso assicurare che dopo anche solo 6 mesi di viaggio si tornerà a casa con una lingua in più (magari due chissà), l’unico vero strumento/conoscenza che ti permette di vivere una esperienza intima e più approfondita di viaggio.
Parlare le lingue apre molte strade, se solo ci si rendesse conto di questo anche partire da sola non ti farebbe più tutta questa paura.
Viaggiare sola ti fa sentire libera
E intendo completamente libera, di vestirti come vuoi, di prendere una decisione all’improvviso, di cambiare piani, di stravolgere itinerari.
L’altro può essere una limitazione al tuo voler fare per una volta nella vita quello che diavolo vuoi. E fare esperienza della libertà significa anche fare esperienza della capacità di sapersi limitare e vivere secondo le tue regole rispettando quelle esterne. Ti sei mai davvero sentita libera nella tua vita? Completamente?
Viaggiare da sola ti permette di sviluppare una forte empatia… con tutti
Quanti pregiudizi abbiamo. Non credete? Viaggiando zaino in spalla ho trovato milioni di altre persone con cui stavo condividendo questa stessa esperienza. Di tutte le età, estrazioni sociali.
Non si chiede neanche più che lavoro si fa. Queste cose passano in secondo piano, tu ti identifichi con quel backpacker che nel raccontare le sue storie sembra stia raccontando anche la tua.
Semplicemente superi qualsiasi tipo di barriera, diventi più umana e hai voglia di condividere.
Vedi gli altri non per quello che fanno nella loro vita ma non per quello che sono in quel momento, una persona uguale a te che segue il tuo stesso percorso.
Magari non si viaggerà mai assieme, ma anche solo parlando nel salottino dell’ostello, ci si rende conto che si sta vivendo una stessa esperienza, l’obiettivo è comune: conoscere e tornare a casa con gli occhi e il cuore pieni di mondo.