Missione Ispo: la fiera degli sport invernali
La prima giornata di Ispo ha lasciato i primi segni, le occhiaie sono già scavate e la lista di cose da vedere si allunga man mano che passeggio per la fiera
Qualche sfilata con abbigliamento tecnico
Parliamoci chiaro, l’Ispo nuoce gravemente alla salute. Detto questo, domenica inizia la mia fiera a Monaco. Dopo averti parlato del Bright Bigodino si è spostato ad un altro evento fieristico, questa volta inerente più a quei brand di settore legati agli sport invernali. Passeggiando per gli affollatissimi padiglioni mi gira la testa dopo 5 minuti, cerco di concentrarmi ma la mia attenzione oggi è pari a quella di un pollo. Salvo in qualche modo la giornata buttandola sul culturale, mi organizzo con alcuni amici per andare a vedere la mostra Nixon Art Mosh che si prospetta molto interessante. Prima di sfuggire al ciclone-aperitivi-Ispo sono passata a dare un’occhiata ad alcuni brand di cui posterò delle anteprime nei prossimi giorni: finalmente ho visto delle giacche tecniche dal taglio streetwear lunghe!! Era ora che questo dettaglio diventasse comune, anche perché diciamocelo francamente, chissenefrega di far vedere le curve in montagna quando sei già paonazza dal freddo e tutte le estremità sono in principio d’assideramento?!
Mega ramp Volcom
Tornando al discorso principale, Ispo è un ottimo modo per avere un’overview di questo settore. Durante la fiera inoltre ci sono alcuni appuntamenti interessanti: lunedì 30 ci sarà il pranzo di Women In Boardsport dove ci sarà la possibilità di ascoltare le esperienze di donne che lavorano in vari livelli dell’industria dei boardsport. Ma ne parlerò meglio dopo aver ascoltato il meeting di oggi!
Come detto non troppo tra le righe ad un certo punto della giornata scatta una sorta di delirio all’interno dei padiglioni. Quasi ogni stand comincia a degenerare distribuendo birra e accendendo gli ampli; ieri Burton e A4 hanno animato decisamente la situazione! Grazie alla brillante idea di indossare i miei nuovi stivali Irregular Choice (Irene come diavolo fai?) ho riscontrato dei problemi di deambulazione costringendo qualche amico a caricarmi in spalla per gli spostamenti fiera-mostra-party. E con questo mi fermo con l’ingresso al Pleasure Party visto che è stato un po come la porta dell’inferno: lasciate ogni speranza, voi ch’entrate…