Missione Innsbruck

Ci sono persone che ponderano le proprie decisioni, riflettono attentamente sui pro e i contro delle proprie scelte. Ci sono altri individui che si svegliano e partono in quarta senza calcolare, buttandosi a capofitto nella visione avuta di primo mattino. Il secondo caso mi rappresenta in modo sintomatico, ecco perché...

La decisione

Innsbruck in autunno
Innsbruck in autunno

Ed è così che è cominciata la mia “avventura”; i primi di luglio mi trovavo in Val Senales (che novità) per lavorare al Summer Camp. Un punto di appoggio per le attività dello snowpark organizzato dai ragazzi di F-Tech ed i Gentlemenriders. La mia stanza aveva una mega finestra da cui vedevo il ghiacciaio non appena aprivo gli occhi, il soffitto di legno ed i miei amici nella stanza accanto. Essendomi trovata bene durante le 6 settimane a 2000 metri di altezza mi sono chiesta: “non è che hai bisogno di cambiare aria?”. Innsbruck fu la risposta! Così decisi di cercare una stanza nei giorni successivi. Casualmente stavo shootando con i ragazzi di True Colors e chiaccherando con Lisa uscì il discorso, ed il numero di un certo Nicholas. E fu così che cominciai a credere nel destino (non è vero perché già ci credevo). Fatto sta che nel giro di 5 giorni avevo deciso di cambiare nazione ed avevo pure trovato una stanza!

Mi sono trasferita?

Innsbruck
Innsbruck

Essendo una persona che agisce perennemente in modalità random, alla domanda: “Quando vuoi trasferirti?” non potevo che rispondere: “Subito, o forse settembre”. Ed è così che mi trovo sulla A22 con la macchina carica e gli occhi un pò lucidi. Dopotutto è un bel cambiamento, ops mi sono scordata di dirlo a mia madre… ed ecco che confermo a me stessa di aver bisogno di un reset generale! Riorganizzare le mie priorità, riordinare la mia vita. Una cosa alla volta! Tanto per cominciare non ho nemmeno il letto, forse è il caso di pensare alle necessità primarie! Ed è così che mi fiondo chiaramente all’Ikea, tra Expedia e Sultan mi rendo conto lentamente di quello che sto facendo. Vago senza ben sapere di cosa ho bisogno. L’orologio mi comunica che devo darmi una mossa altrimenti dormirò nuovamente per terra! Arrivo alla cassa e ci vuole poco a tornare con i piedi per terra, striscio, tanto ci penserò il prossimo mese…