Pericoli di viaggio: come evitarli e viaggiare serenamente

Tutto il mondo è paese? Forse no, alcuni Paesi sono più pericolosi di altri, ma questo non vuol dire che non vi si possa viaggiare. Alcuni consigli per viaggiare serenamente in tutto il mondo

Ho viaggiato per più di due anni da sola. Un giro del mondo dilatato, in solitaria. Sono passata dal Centro America all’Asia. Dalla Nuova Zelanda al Sud America.

Girare il mondo apre gli occhi su delle realtà che prima, per lo meno io, avevo visto solo in cartolina, sentito in qualche racconto di amici, ma di cui non avevo mai davvero fatto esperienza.
Forse quando ero giovanissima durante la mia prima esperienza di viaggio zaino in spalla in solitaria, in Marocco per due mesi, avevo anche un tocco di incoscienza che caratterizza i giovani irrequieti di 23 anni. Quegli erano gli anni in cui il pericolo era più visto come una sfida che come un qualcosa da considerare e con cui fare i conti. Io a quei tempi mi sentivo una highlander.

Man mano che passa il tempo e soprattutto avendo avuto l’opportunità di conoscere diversi angoli del mondo, mi sono resa conto che i pericoli ci sono, sono reali e bisogna considerarli, ma proprio perché li posso individuare, sono anche in grado di evitarli

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Pericolo
Pericolo

Esistono Paesi più pericolosi di altri?

Sì, i rischi aumentano in Paesi centro-americani rispetto per esempio a quelli asiatici.
Viaggiare in Birmania non è lo stesso che viaggiare in Nicaragua o Guatemala.
Viaggiare in Nuova Zelanda non ha nulla a che vedere con viaggiare in Brasile.
In alcune capitali latino-americane al calar del sole c’è il coprifuoco, è sconsigliato uscire al buio, in altre invece poco importa che siano le 21 o le 4 del mattino, i rischi si abbassano considerevolmente.

Quindi sì, lo dico: ci sono Paesi dove viaggiare è più pericoloso che in altri.
Questo però non significa che bisogna saltare a piè pari una certa destinazione.
Significa invece che, per lo meno in base alla mia esperienza, vi sono alcuni accorgimenti, che tra l’altro riguardano più il buon senso che altro, da prendere a prescindere del Paese in cui si sta viaggiando.

Ricordo infatti che quando si viaggia si è comunque stranieri in una terra di cui si conosce poco e di cui molto probabilmente non si conoscono gli usi e le abitudini.
Basta poco per offendere qualcuno. Una spalla scoperta o un pantaloncino troppo corto possono creare disagio, e non mi riferisco solo a Paesi musulmani, ma anche alla Birmania buddhista.

Io in Birmania a 30 gradi
Io in Birmania a 30 gradi

Come evitare i pericoli in viaggio?

Semplicemente stando attenti e seguendo, forse, banali consigli.
In quasi 2 anni in Latino-America non sono mai stata derubata, né mi sono trovata in situazioni pericolose o potenzialmente pericolose, ma non ho mai neanche davvero abbassato la guardia.
Bastano pochi giorni per “respirare l’aria” della città e del luogo in cui si è e comportarsi di conseguenza.
La sicurezza in viaggio, poi, l’ho spesso trovata correlata alla capacità di capire un luogo, interagire con i locali (chiedendo per esempio a loro), un’etica di fondo che non ti fa comportare in Paese straniero come se fossi a casa tua.

    Vestiti in maniera appropriata – In particolare le donne devono sapere in che Paese stanno viaggiando e quali sono le norme e le consuetudini nell’abbigliamento.
    La Birmania, che è un Paese buddhista, vuole che le donne abbiano il corpo coperto, dalle spalle e sino almeno sotto il ginocchio, meglio se si indossa una longy (la gonna lunga fino a piedi).
    Lascia sempre in ostello/hotel i documenti, carte di credito e cose di valore, con te porta il necessario.
    Non ostentare gioielli, oro o oggetti di valore. Queste cose si notano e anche se a casa hai un Rolex come orologio da tutti i giorni, magari per un viaggio zaino in spalla lascialo a casa.
    Prendi un taxi la notte o quando cala il sole. Questo dipende ovviamente da dove si è ma generalmente nelle grandi città questa è una regola, in particolare in Latino-America.
    Porta sempre con te lucchetti e chiudi tutto. Non sempre gli ostelli offrono scomparti dove chiudere i tuoi averi, a volte li hanno ma non includono il lucchetto. Assicurati di avere con te sempre almeno 2 lucchetti per chiudere lo zaino e gli armadietti.
    Chiudi con il lucchetto, anche quando viaggi in bus, lo zaino dove tieni computer e documenti. In alcuni Paesi la notte i bambini da sotto i sedili svuotano gli zaini dei passeggeri che sicuri di averli tra le gambe dormono sonni tranquilli.
    Mai uscire con i documenti originali (la sera in particolare) ma sempre con le fotocopie. Non sono rari i casi di furti dei passaporti anche da parte di poliziotti.
    Quando prelevi metti il malloppo in mutande o reggiseno (o il marsupio sottile da mettere sotto i pantaloni). Tieni $20 in borsa, in caso di furto consegna quelli.
    Se dovessi essere derubato non reagire, semplicemente dai quello che hai. In alcuni Paesi si viene derubati con coltelli o ancora peggio con pistole. Tranquillamente consegna quello che hai e lascia andare via il rapinatore.
    Parla con i locali ed informati sul cosa fare e cosa non fare.
    Questa è una regola fondamentale, chi vive in un luogo conosce bene i pericoli e sa benissimo come evitarli.
    A volte la nostra percezione può essere differente dalla realtà e solo un locale può informarti ed aggiornarti sullo status delle cose nel suo mondo.

In conclusione…

Ci tengo a ribadire che se si prendono le giuste precauzioni i rischi si abbassano sensibilmente, quindi quelli di cui sopra vogliono essere degli accorgimenti che se osservati semplificano il viaggio e soprattutto fanno vivere un’esperienza del genere serenamente e senza alcun problema.
I casi di cui ho sentito, violenza, furti, risse, sono talmente tanto pochi che a paragone dei bei racconti di viaggio ascoltati non riescono a farmi percepire nessuno dei Paesi dove ho viaggiato come veramente pericoloso.

In fin dei conti, io sono stata scippata con violenza al centro di Londra alle 8:00 di un martedì mentre mi dirigevo a lavoro; in due anni sugli autobus di mezzo mondo, le volte che ho dimenticato qualcosa, mi è sempre stata riportata.