Coronavirus, morti due medici di 58 anni: un medico di famiglia e uno psicoterapeuta
Coronavirus, stroncati altri due medici. Un bolognese che lavorava nel Lodigiano e uno psicoterapeuta di Pesaro quest'ultimo lascia 4 figli
Coronavirus, il terribile virus fa altre due giovani vittime: Carlo Di Loreto, 58 anni, psicoperateupa nato ad Ascoli Piceno e Marcello Natali, 57 anni, nato a Bologna ma era medico di famiglia nell’area di Codogno, in provincia di Lodi, dove tutto ha avuto inizio
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Marcello Natali aveva 57 anni, era staro ricoverato in un primo momento a Cremona, per poi essere trasferito a Milano. Lì era stato spostato al reparto di terapia intensiva per una grave polmonite bilaterale, questa mattina si è spento
I colleghi lo ricordano con grande stima e affetto, “un collega sempre disponibile, sempre attento verso i giovani. Ha combattuto fin da subito sul campo, senza mai tirarsi indietro”, scrive uno di loro
Carlo Di Loreto invece era uno psicoterapeuta e da anni dava sostegno alle Comunità di Don Gaudiano, il Coronavirus l’ha strappato alla vita in pochissimo tempo. Impegnato per il sociale fino all’ultimo, l’uomo era anche un volontario al Centro Diurno Handicap e al Servizio di Sollievo
L’uomo faceva parte anche del gruppo famiglie della parrocchia di Cristo Risorto, proprio da lì una di loro ha scritto una bellissima per ricordare un uomo così tanto gentile e altruista.
“Carlo era troppo per noi; lo volevano assolutamente lassù per chi sa quale progetto da iniziare, quale impresa da svolgere, come solo lui può fare. Sono sicura che l’hanno accolto e abbracciato il suo papà, Don Gaudiano, Paolo Pierucci. Un abbraccio e un arrivederci caro Carlo. A te, Angela, e ai ragazzi con immenso affetto un abbraccio che vi stringa e che vi ricordi che siete sempre nei nostri pensieri”
Ruolo fondamentale in queste ore critiche ce l’hanno i sindacati, a gran voce Fp CGIL, Cisl Fp, Uil fp Lombardia chiedono di estendere i tamponi a tutti gli operatori sanitari sul campo contro l’emergenza da COVID-19
“Regione Lombardia adotti subito questa profilassi. Le persone che ci curano vanno protette“