Gli Italiani e le abitudini ai tempi del Coronavirus

Come cambiano i consumi in tempo di Coronavirus? E cosa fanno gli Italiani durante la quarantena?

Sono ormai passati ormai giorni dall’entrata in vigore del DPCM dell’11 marzo, quando gli italiani si sono ritrovati, da un giorno all’altro, confinati tra le quattro mura domestiche. Blogmeter ha analizzato le reazioni degli Italiani sui social all’isolamento forzato, evidenziando come siano prevalse la solidarietà per far fronte comune all’emergenza sanitaria e la condivisione di consigli su come passare il tempo a casa. Come dimenticare infatti l’appuntamento quotidiano alle 18.00 fuori ai balconi e alle finestre di tutta Italia per cantare e stare insieme, nonostante la distanza?

Ma come sono cambiati i consumi degli Italiani in isolamento sociale?

Per rispondere a questa domanda, Blogmeter ha analizzato le conversazioni online, sui social e sul web, individuando i temi più rilevanti legati a prodotti, servizi e modalità di consumo più discussi dagli Italiani durante l’emergenza sanitaria COVID-19.

Food: Italiani popolo di panificatori

Nel periodo dal 12 al 15 marzo, analizzando gli hashtag relativi ad acquisti e consumi (ed escludendo quelli relativi al coronavirus e all’isolamento, che continuano a spopolare: #iorestoacasa 243,2K menzioni, #coronavirus 120,5K, #andratuttobene/andràtuttobene 74,7K) tra i più menzionati dagli Italiani troviamo #food (5,2K) e #foodporn (5,1K).

La passione per la buona tavola non è solo un dato di consumo, ma anche un importante indicatore culturale che da sempre contraddistingue l’Italia nel mondo. Dalle conversazioni online emerge la scelta di vivere questo periodo di confinamento casalingo come un’occasione per sfruttare il tempo libero dedicandosi a preparare tutte quelle pietanze che richiedono tempo come il pane, la pizza, le torte lievitate.

Anche gli influencer più rilevanti nel mondo food dedicano i loro post del fine settimana alla panificazione. L’ingrediente principale per preparare il pane, il lievito, è l’oggetto del desiderio della settimana. Se all’estero scarseggia la carta igienica, in Italia ad essere vuoti sono gli scaffali dei prodotti per panificare, come conferma anche il buzz sui social: di lievito si parla in ben 12K discussioni (con un aumento del 106% rispetto ai 4 giorni precedenti) quasi esclusivamente su Instagram (96,5%), dove gli italiani mostrano i loro capolavori culinari.

La word cloud dei termini e degli hashtag più utilizzati mostra come la condivisione e la preparazione di ricette per la produzione di cibi lievitati – dolci e salati – sia stata al centro delle conversazioni social degli ultimi giorni.

Intrattenimento online: streaming e live Instagram

Non stupisce che in molti scelgano di passare questo periodo guardando film e serie TV e l’offerta sul mercato in questo senso è ampia e, come risulta dalle conversazioni social, gli utenti on line parlano soprattutto di Netflix (57% delle conversazioni), e in misura minore di RaiPlay (16,5%) e Prime Video (11,7%).

Non solo film e serie e TV, ma intrattenimento a 360°: in questo periodo molti musicisti, dj, attori e, in generale, personaggi del mondo dello spettacolo, sfruttano Instagram Live per intrattenere i propri follower proponendo veri e proprio djset (come Boss Doms, che annuncia il suo live con un post che raggiunge quasi 35k interazioni) e concerti live (Noemi, per citarne una).

E-commerce: gli Italiani fanno shopping online, attenti alla sicurezza propria e dei corrieri

La chiusura della grande maggioranza degli esercizi commerciali in Italia porta gli utenti a rivolgersi ancora più frequentemente agli e-commerce. La maggior parte degli store online ha deciso di offrire spedizioni gratuite fino al termine dell’emergenza e gli utenti ne approfittano per fare shopping tra le mura di casa.

Il tema dello shopping online viene però dibattuto anche in maniera critica: molti esprimono timore per il contatto fisico che esiste al momento della consegna degli ordini e lodano le iniziative di quelle aziende che forniscono mascherine e guanti ai propri dipendenti. Anche i marchi della GDO che prendono le stesse precauzioni per i propri addetti, nei punti vendita aperti al pubblico, vengono elogiati dagli utenti sui social.