Roma, accoltella la madre durante una lite

A Roma un ragazzo di 20 ha accoltellato la madre al collo uccidendola. Poi ha voluto fare lo stesso con la sorella, viva per miracolo.

A Roma un ragazzo di 20 ha accoltellato la madre al collo uccidendola. Poi ha voluto fare lo stesso con la sorella, viva per miracolo dopo essersi rifugiata da un vicino di casa.

Il 20enne è romano ed ha problemi psichiatrici, questa notte i carabinieri della Compagnia Eur, lo hanno arrestato.

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Il dramma è avvenuto poco dopo l’1 a Roma in via James Joice 48 in zona Laurentino 38. Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli agenti, il ragazzo, al culmine dell’ennesimo litigio, ha ucciso la madre ferendola più volte al collo.

La donna aveva 46 anni, il giovane poi si è scagliato contro sua sorella che è riuscita a scappare e a rifugiarsi nell’abitazione dei vicini di casa.

coltello

Dopo aver ricevuto la segnalazione del 112, sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma che lo hanno fermato. La 46enne era originaria di Palestrina a pochi chilometri da Roma. In casa c’era solo lei insieme ai due figli.

Il padre abita in un’altra zona perché la coppia sarebbe in via di separazione. I carabinieri sono riusciti a recuperare l’arma del delitto, un coltello che si trovava ancora in casa.

Dai primi accertamenti è emerso che la 46enne è stata uccisa nel salone dell’appartamento e la figlia 15 enne ha cercato di fermare il fratello ma è stata costretta a fuggire e cercare riparo. Il 20enne era ormai fuori controllo.

Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, il ragazzo si è barricato in casa ma dopo un po’ si è fatto convincere ad aprire la porta. È stato condotto nel carcere Regina Coeli.

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Ora si sta indagando sui motivi che hanno spinto il ragazzo a commettere questo terribile omicidio, sparatutto si sta cercando di capire se uno dei motivi possa essere in qualche modo il fatto di dover rimanere chiusi in casa.

Purtroppo questa tragedia è avvenuta in un momento così complicato nel nostro Paese dovuto all’emergenza coronavirus.

Le liti in famiglia sono il secondo motivo per cui le forze dell’ordine che sono impegnate nel controllo del territorio, sono costrette ad intervenire.