Coronavirus, giocano a carte e bevono alcol in un garage, denunciate otto persone
Si radunavano tutti i giorni in un garage per giocare a carte e bere alcol, sono otto le persone denunciate
Le trasgressioni si moltiplicano, e i decreti di conseguenza si fanno più stringenti. È un circolo vizioso che vediamo ripetersi ormai da giorni. Nonostante le aspre pene previste per chi non rispetta le regole, in moltissimi continuano ad eluderle.
Le denunce sono tantissime e in progressivo aumento. Questo ci fa riflettere sul senso civico dei nostri concittadini. Uno degli ultimi, tra gli episodi più assurdi, ci viene segnalato da Palermo. In zona Uditore, a Piazza Giammona, 8 uomini sono stati sorpresi in un garage, intenti a giocare a carte e bere alcolici. Gli uomini hanno un’età compresa tra i 40 e i 70 anni.
Quest’ultimi per trascorrere del tempo in questo periodo di quarantena, hanno deciso di riunirsi in un garage e svolgere normali attività ludiche. Sul posto si sono recati i carabinieri del nucleo radiomobile e una pattuglia della polizia municipale, prontamente avvisata da qualche vicino.
Le forze dell’ordine hanno proceduto con la denuncia nei confronti degli uomini e, hanno sequestrato il locale adibito a garage-bar. Dal Comando Provinciale è stato spiegato che:
“I militari hanno scoperto un garage adibito a bettola dove le persone riunite erano intente a giocare a carte e consumare bevande alcoliche”.
Gli uomini, quando gli agenti hanno chiesto delucidazioni in merito all’accaduto, hanno risposto candidamente:
“Non stiamo facendo nulla di male. Stiamo solo giocando a carte“.Ciò che forse ancora non è chiaro è che sono espressamente vietati gli assembramenti. Sono giorno che vengono ripetute le regole da rispettare, distanze di sicurezza divieti di spostamenti ecc ecc.
Bisogna rispettare le regole e, passare del tempo tutti insieme a giocare a carte e bere, in questo momento storico non è consentito. Il divieto è solo un mezzo per mettere al sicuro le persone. La salute pubblica è il primo obbiettivo. Più diligenza c’è prima il paese potrà tornare alla vita reale. Come sempre ci troviamo a ricordare a tutti di stare a casa.