Coronavirus, le pensioni arrivano a casa degli anziani grazie ai Carabinieri

A causa del Coronavirus le pensioni arrivano a casa degli anziani grazie ai Carabinieri che le porteranno

A causa dell’emergenza del Coronavirus molti pensionati non sanno come fare per andare a ritirare la pensione alle poste. Intervengono, allora, i Carabinieri, che potranno andare, con loro delega, negli uffici postali a ritirare la pensione per poi consegnarla a casa, per ogni pagamento in tempi di emergenza da Covid-19.

23mila pensionati con età pari o superiore ai 75 anni, secondo quanto riportato in una nota dalle Poste Italiane e dall’Arma dei Carabinieri, potranno chiedere ai Carabinieri di ritirare le loro pensioni, con delega apposita. I soldi verranno poi consegnati direttamente al loro domicilio, così da evitare alle persone più anziane e fragili di doversi recare negli uffici postali per il ritiro della patente.

macchina

Poste e Carabinieri hanno finalmente raggiunto un accordo che durerà per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus, per venire incontro alle esigenze dei pensionati più anziani, evitando che escano di casa per mettersi in fila alla posta per andare a ritirare la pensione. Il servizio è pensato per tutte quelle persone anziane che non hanno dimestichezza con i bancomat e che necessitano di rivolgersi a uno sportello degli uffici postali per ritirare i soldi della pensione.

Da quanto si legge nella nota, tale servizio è destinato a chi percepisce “prestazioni previdenziali presso gli uffici postali che riscuotono normalmente la pensione in contanti”. Non lo può richiedere chi abbia “già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con famigliari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione”.

forze dell'ordine

Il tutto per limitare gli spostamenti delle persone più deboli: si tratta di uno “sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, ed in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro”.