Focolai attivi in Veneto: 22 focolai di coronavirus

Coronavirus, 22 focolai attivi in Veneto: la situazione

Focolai attivi in Veneto: 22 focolai di coronavirus. La situazione pandemica che ha stravolto il mondo intero sta ancora mettendo a dura prova molti stati. L’Italia non ha certo fatto eccezione. Fra i primi paesi maggiormente colpiti c’è stata proprio l’Italia. In queste ultime settimane c’è stato un notevole miglioramento, ed i casi sono sempre meno.

Coronavirus 22 focolai attivi in veneto

Questo non significa che il livello di allerta si debba abbassare, anzi, esiste un rischio ancora molto alto: nuovi focolai.

L’innesco di nuovi focolai potrebbe silenziosamente ricondurci ad una situazione simile a quella iniziale. In Italia ad oggi vi sono alcuni focolai Covid-19 attivi, e l’allerta è massima.

Coronavirus 22 focolai attivi in veneto
aerial view of venice with saint mark’s square

Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ha reso noto lunedì pomeriggio che i focolai attivi in Veneto sono ben 22, ma ha anche precisato che si sono messi in conto anche casi di contagio collegati fra 2 persone.

Coronavirus 22 focolai attivi in veneto

Di tutti i focolai attivi in Veneto, 13 riguardano famiglie o gruppi di persone, mentre 9 sono presenti in strutture per anziani.

A fine maggio, tra il 25 e il 31 del mese, c’erano 132 focolai. Nella settimana dal 1° al 7 giugno erano scesi a 75, poi a 56 in quella successiva e a 35 nella settimana dal 15 al 21 giugno.

Uno fra i maggiori a Feltre, in provincia di Belluno, dove i contagiati sono risultati essere due commesse, due dei loro familiari, e due dei loro amici. Naturalmente il negozio dove lavoravano è stato temporaneamente chiuso, e si sono avvertite tutte le persone che hanno avuto dei contatti con questo gruppo di persone.

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A Padova, una cittadina moldava è risultata essere positiva al suo rientro proprio dalla Moldavia. La signora ha viaggiato in pullman, ed i connazionali presenti con lei all’interno del mezzo sono risultati essere anch’essi positivi al Covid-19.

La signora è rientrata in Italia per riprendere il proprio lavoro. Anche l’anziana signora presso la quale lavorava come badante è risultata positiva, e anche la figlia dell’anziana.