Falò non autorizzato in strada a Taranto: una ventina di feriti, tra cui alcuni bambini

Un ragazzo di 16 anni in codice rosso in ospedale

Diversi bambini feriti tra le venti persone che hanno avuto bisogno di aiuto dopo l’esplosione di un falò non autorizzato in strada a Taranto, nel quartiere Tamburi. Alcune persone avevano deciso di festeggiare così la celebrazione di San Giuseppe, padre putativo di Gesù che la Chiesa ricorda il 19 marzo. Un ragazzo di 16 anni è arrivato in ospedale in codice rosso: la sua prognosi è riservata.

Falò non autorizzato in strada a Taranto
Fonte foto da Twitter

La vicenda, che poteva avere un bilancio ben peggiore, ha avuto luogo intorno alle 20 di domenica 19 marzo 2023. Siamo nel popolare quartiere di Tamburi. Qui alcune persone hanno deciso di accendere un falò, in una manifestazione non autorizzata dalle autorità locali.

Ad accendere il falò, come si può vedere anche in un video pubblicato sui social, sarebbe stato un ragazzino molto giovane. Non appena il fuoco inizia a divampare, si sente un forte boato. Mentre pezzi di legno ardenti vengono lanciati in aria, con i vetri delle auto finiti in frantumi.

L’esplosione ha avuto luogo in via Deledda. Molte le persone presenti per partecipare al falò abusivo di San Giuseppe. Una ventina le persone rimaste ferite. Tra questi anche alcuni bambini, che sono stati medicati con dei punti di sutura.

È andata peggio a un ragazzo di soli 16 anni, che i sanitari hanno trasportato in codice rosso in ospedale. La sua prognosi è riservata. Lui è il ferito più grave, di una vicenda sulla quale ora indagano anche gli inquirenti.

falò per San Giuseppe
Fonte foto da Twitter

Falò non autorizzato in strada a Taranto: il bilancio sarebbe potuto essere più grave

Le persone che avevano preparato il falò con materiali diverse e porte di legno avevano anche usato una tanica di benzina. Quando il falò è scoppiato i presenti hanno iniziato a urlare e a scappare via.

Sul posto sono arrivate diverse ambulanze, oltre ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine. Cinque i feriti gravi, una ventina i lievi. Polizia e Carabinieri hanno dovuto monitorare anche il pronto soccorso per attimi di tensione con i famigliari dei pazienti ricoverati.