È morta Rosetta Dello Siesto

Rosetta Dello Siesto, moglie di Andrea Camilleri, è morta dopo 62 anni di matrimonio, lasciando dietro di sé tre figlie, quattro nipoti e due pronipoti.

La scomparsa di Rosetta Dello Siesto segna la fine di un legame durato oltre sei decenni con il noto scrittore Andrea Camilleri. La loro vita insieme è stata caratterizzata da una profonda connessione personale e professionale, che ha influenzato l’opera di Camilleri e ha arricchito le loro famiglie.

Sessantadue anni di matrimonio, tre figlie, quattro nipoti e due pronipoti

Rosetta Dello Siesto, moglie di Andrea Camilleri, è deceduta, lasciando un’eredità di amore e dedizione che ha caratterizzato la loro vita insieme. I due si sono uniti in matrimonio nel 1957 e hanno proseguito il loro cammino insieme fino alla morte di Camilleri nel 2019, un periodo di sessantadue anni ricco di esperienze condivise. Questa lunga relazione ha dato vita a tre figlie, quattro nipoti e due pronipoti, creando una famiglia che continua a ricordare e onorare la memoria di Rosetta e Andrea.

Camilleri, noto per il suo stile narrativo unico e per la creazione del celebre commissario Montalbano, ha spesso riconosciuto il ruolo fondamentale di Rosetta nella sua vita. Egli affermava che ogni riga pubblicata era stata letta e approvata da lei, sottolineando così l’importanza del suo supporto e della sua comprensione nella carriera dello scrittore. La loro storia non è solo quella di una coppia, ma di due anime che si sono alimentate reciprocamente, contribuendo al successo e alla felicità dell’altro.

Cosa diceva di lei Camilleri

La storia d’amore tra Rosetta e Andrea ha avuto inizio a Roma, durante le prove di una commedia scritta da Camilleri. In uno dei suoi ultimi libri, il scrittore ricorda il loro primo incontro, descrivendo come la presenza di Rosetta avesse portato gioia e allegria nella sua vita. Nonostante le sue iniziali difficoltà nel mondo del teatro, Rosetta ha catturato l’attenzione di Camilleri, il quale si è reso conto di essersi innamorato di lei durante una vacanza in Sicilia.

Camilleri racconta di come, durante quel periodo, non passasse giorno senza pensare a Rosetta e di come la sua immagine sorridente lo accompagnasse ogni sera prima di addormentarsi. Questo sentimento, inizialmente inaspettato, si è trasformato in un amore duraturo, tanto che, al suo ritorno a Roma, l’autore la contattò per invitarla a cena, un gesto che ha segnato l’inizio di una vita insieme che dura ancora oggi nei ricordi e nelle testimonianze di chi li ha conosciuti.

La loro unione ha rappresentato un esempio di amore e rispetto reciproco, elementi fondamentali che hanno sostenuto la loro relazione attraverso gli alti e bassi della vita. L’impatto che Rosetta ha avuto sulla carriera di Camilleri è innegabile e rimane un aspetto significativo della sua eredità culturale.