Gravissimo lutto in RAI: è scomparso un pilastro, una leggenda e un grande uomo

Gianni Vasino, storico giornalista Rai e volto di ‘90° minuto’, è morto a 88 anni. Ha commentato eventi sportivi di rilievo e scritto opere su sport e temi sociali.

Un’importante figura del giornalismo sportivo italiano ci ha lasciato. Gianni Vasino, noto giornalista della Rai e volto storico della trasmissione ’90° minuto’, è deceduto all’età di 88 anni. La sua carriera è stata caratterizzata da un forte legame con le squadre lombarde, in particolare quelle milanesi, e ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama sportivo italiano.

La scomparsa di Vasino ha suscitato un’ondata di cordoglio tra i suoi colleghi e tifosi. Il Genoa CFC, attraverso i suoi canali social, ha espresso le condoglianze alla famiglia, sottolineando l’affetto che molti nutrivano nei confronti di questo grande professionista.

Vasino era tifoso della Spal, fu inviato a Mondiali e Olimpiadi

Gianni Vasino nacque il 5 novembre 1936 a Serravalle, in provincia di Ferrara, ma trascorse gran parte della sua vita a Sanremo. Il suo amore per il calcio e la Spal lo portarono a intraprendere una carriera nel giornalismo sportivo, iniziando la sua avventura in Rai nel 1968. Durante la sua carriera, Vasino si distinse come inviato speciale per eventi di grande rilevanza, tra cui i Mondiali e gli Europei di calcio, nonché le Olimpiadi, dove si occupò della copertura di vari sport acquatici.

Oltre alla sua attività di inviato, Vasino contribuì anche al TG2, dove ideò un programma innovativo dedicato alla disabilità, dimostrando così il suo impegno per tematiche sociali. Dal 1990 al 1995, condusse il programma “A tutta B” su Rai 3, in collaborazione con Mariolino Corso, segnando un’epoca nella televisione sportiva italiana.

È stato anche scrittore

Oltre alla sua carriera nel giornalismo sportivo, Gianni Vasino si distinse anche come scrittore. Tra le sue opere più significative vi è il saggio “Malavita a Genova”, incentrato sulla nascita delle Brigate Rosse, e “Bandiere ombra e armatori fantasma”, che esplora il drammatico fenomeno delle carrette del mare. Questi lavori testimoniano la sua versatilità e il suo impegno nel trattare tematiche di rilevanza sociale e storica.

Nel 2014, dopo il suo pensionamento, pubblicò un libro autobiografico dal titolo “Da 90º minuto alle Olimpiadi, cronache di 30 anni di sport”, in cui riassume le sue esperienze professionali e i momenti salienti della sua carriera. Questo volume offre uno sguardo unico sulla sua vita e sul suo contributo al mondo del giornalismo sportivo, confermando il suo status di figura rispettata e amata nel panorama mediatico italiano.