Quanti voti ha preso Papa Leone XIV al Conclave: così il Cardinale Robert Francis Prevost è diventato Pontefice
Così Prevost è diventato Papa Leone XIV: oltre cento voti in Conclave hanno segnato il successo
Le recenti elezioni del nuovo Papa hanno sollevato un acceso dibattito sul significato dell’identità nazionale all’interno della Chiesa Cattolica. La figura di Robert Francis Prevost è stata al centro di molte discussioni, con un particolare focus sulle sue origini americane. I commenti del cardinale di New York, Timothy Dolan, hanno chiarito i retroscena e le dinamiche che hanno caratterizzato il Conclave, evidenziando come la scelta di un Papa statunitense abbia sorpreso molti, ma non necessariamente gli addetti ai lavori.

Le dichiarazioni di Timothy Dolan
Il cardinale Timothy Dolan ha espresso le sue riflessioni sull’elezione di Prevost, sottolineando come inizialmente l’idea di un Papa americano fosse considerata improbabile. Tuttavia, ha notato che, man mano che il Conclave progrediva, l’accettazione di Prevost come candidato è aumentata. Dolan ha affermato che la sua ascensione al soglio pontificio rappresenta una novità significativa, ma ha anche messo in risalto l’importanza della sua spiritualità e del suo ruolo di guida per la Chiesa in un contesto storico complesso. La sua affermazione, “Donald Trump passerà, mentre il pontificato di Leone XIV durerà a lungo”, mette in evidenza come la Chiesa stia cercando di concentrarsi su valori duraturi piuttosto che su quelli temporanei della politica.
Il ruolo di Jean-Claude Hollerich
Un’altra voce significativa è quella del cardinale gesuita lussemburghese Jean-Claude Hollerich, che inizialmente aveva sostenuto la candidatura del maltese Mario Grech. Hollerich ha chiarito che l’elezione di Prevost non deve essere interpretata come una reazione contro l’ex presidente Donald Trump, ma piuttosto come un riconoscimento delle qualità spirituali di Prevost. Ha descritto il nuovo Papa come un uomo di preghiera e un discepolo di Gesù, enfatizzando che la sua nazionalità è solo una coincidenza. Questa visione suggerisce che le decisioni del Conclave sono state più influenzate da considerazioni spirituali e storiche piuttosto che da attuali correnti politiche.
Il voto e l’unità della Chiesa
La questione dell’unità all’interno della Chiesa è emersa come un tema centrale durante il Conclave. Diversi cardinali hanno confermato che Prevost ha ricevuto un sostegno significativo, superando il quorum necessario per l’elezione. Questo risultato è stato visto come un segnale di unità tra i membri del Conclave, molti dei quali si erano espressi a favore della necessità di una Chiesa coesa prima delle votazioni. Il cardinale Pietro Parolin, che era considerato un candidato forte, ha riconosciuto l’applauso caloroso che ha accolto l’elezione di Prevost, sottolineando il clima di entusiasmo e approvazione che ha caratterizzato quel momento storico.
La crescita della figura di Prevost
Nei giorni precedenti all’elezione, c’è stato un crescente interesse attorno alla figura di Robert Francis Prevost. Dolan ha raccontato come inizialmente non avesse una conoscenza approfondita di lui, ma che, man mano che le Congregazioni generali progredivano, sia lui che altri cardinali hanno cominciato a prendere atto delle sue qualità e competenze. Questa evoluzione ha portato a un’accelerazione del supporto nei suoi confronti, culminando nell’elezione a Papa. Il cardinale di New York ha sottolineato come il Conclave fosse un momento di scoperta e connessione tra i cardinali, che hanno cercato di esplorare le idee e le visioni reciproche, portando alla scelta finale di Prevost come nuovo leader della Chiesa Cattolica.