“Sono tutti collegati” Delitto di Garlasco, tre persone si sono tolte la vita in questi anni: chi sono e perché hanno a che fare con Chiara Poggi e Sempio
Nuove indagini sul caso Chiara Poggi riaccendono l'attenzione su morti sospette e suicidi legati a figure chiave, tra cui il medico Cavallini e un amico d'infanzia di Andrea Sempio.
Il caso di Chiara Poggi continua a suscitare interesse e preoccupazione, non solo a causa della recente perquisizione effettuata nel canale di Tromello, ma anche per una serie di morti sospette e suicidi che non sono stati chiariti. La situazione si complica ulteriormente con l’indagine in corso su Andrea Sempio, attualmente indagato per l’omicidio della giovane, avvenuto il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di via Pascoli.

Le indagini attuali
Recentemente sono stati condotti ulteriori accertamenti nella zona di Garlasco, in particolare nel canale vicino alla casa della nonna di Chiara Poggi. Le autorità stanno cercando di trovare l’arma del delitto che potrebbe avere un legame diretto con il caso. Un testimone ha menzionato il nome di Stefania Cappa, suggerendo che la donna potrebbe avere informazioni rilevanti per il proseguimento delle indagini. Questo sviluppo ha riacceso l’attenzione sulla vicenda, alimentando dubbi e interrogativi sulla verità dietro l’omicidio di Chiara e le circostanze che lo circondano.
Il suicidio del medico di base
Uno degli eventi più inquietanti legati a questo caso è la morte di Corrado Cavallini, medico di base a Garlasco, rinvenuto privo di vita nel 2012 nella sua abitazione a Vigevano. Cavallini aveva in cura la famiglia Sempio e Giovanni Ferri, un meccanico ottantottenne. La sua morte è stata ufficialmente classificata come suicidio attraverso un’iniezione letale. Tuttavia, il caso di Ferri, trovato sgozzato in circostanze misteriose, ha sollevato molte domande. Nonostante la versione ufficiale parlasse di suicidio, la moglie di Ferri ha sempre nutrito dei dubbi su questa ricostruzione. Le indagini sul suo decesso sono state riaperte, soprattutto considerando che Ferri si trovava nei pressi del bar Jolly la mattina dell’omicidio di Chiara, dove potrebbe aver assistito a eventi cruciali. Dopo la sua morte, la moglie, già malata, si è trovata a dover affrontare la situazione da sola, e potrebbe aver rivelato al dottore Cavallini confidenze importanti che ora rimangono senza risposta.
L’amico d’infanzia di Sempio
Le morti sospette non si fermano qui. Secondo quanto riportato, ci sarebbero altri suicidi inquietanti che coinvolgono giovani della comunità di Garlasco, inclusi amici d’infanzia di Sempio. Uno di questi è deceduto nel 2016 per impiccagione, con un nodo considerato difficile da realizzare. Tra i testimoni chiave emerge il nome di Marco Muschitta, il quale ha affermato di aver visto, durante le ore dell’omicidio di Chiara, una ragazza in bicicletta con un oggetto che sembrava un attizzatoio. Tuttavia, Muschitta ha successivamente ritrattato la sua testimonianza, portando a una denuncia per calunnia, il cui rinvio a giudizio è avvenuto in prossimità del suicidio di Ferri. Questi eventi complessi e interconnessi continuano a suscitare interrogativi e a mantenere viva l’attenzione su un caso che appare sempre più intricato.