“Perché l’ha fatto” Quindicenne uccide la vicina di 82 anni: emerge ora cos’è successo in quelle ore concitate
Un quindicenne di Milano ha strangolato l'amica di famiglia, 82enne, scatenando l'orrore in un contesto ancora misterioso, mentre si attende la convalida del fermo per omicidio volontario.
Un tragico evento ha scosso la comunità milanese il 14 maggio 2025, quando un giovane quindicenne è stato accusato di aver ucciso un’amica di famiglia. La notizia ha suscitato sconcerto e incredulità, mentre le autorità indagano sulle circostanze di questo crimine. Il caso solleva interrogativi su cosa possa spingere un adolescente a compiere un atto così estremo.

La chiamata disperata della madre
La drammatica chiamata al 112 è stata effettuata dalla madre del ragazzo, che, in lacrime, ha comunicato la terribile notizia agli operatori. Con un tono di voce rotta dall’emozione, ha dichiarato: “Mio figlio ha ucciso una donna, venite a prenderlo”. La vittima, identificata come Teresa Emma Meneghetti, aveva 82 anni ed era un’ex vicina di casa della famiglia. La chiamata è giunta intorno alle 14:00, nel pomeriggio del 14 maggio, in una zona periferica di Milano, precisamente in via Verro. La rapidità dell’intervento delle forze dell’ordine ha dimostrato quanto fosse urgente la situazione, mentre la notizia si diffondeva rapidamente tra i residenti del quartiere.
La vittima, Teresa Emma Meneghetti, era conosciuta nella comunità e la sua morte ha lasciato un vuoto significativo tra coloro che la conoscevano. Nonostante l’anziana avesse avuto una lunga amicizia con la famiglia del giovane, le ragioni che hanno portato a questo atroce evento rimangono ancora poco chiare.
Il ragazzo stava a casa della donna, quando gli ha chiesto aiuto per fuggire. Non è ancora ben chiaro dove volesse andare, ma sembra che l’anziana abbia rifiutato e lui sia scattato. Gli investigatori stanno lavorando per comprendere se ci siano stati fattori scatenanti o dinamiche familiari che possano aver influito sul comportamento del ragazzo. Nel quartiere il giovane è stato identificato come “particolarmente difficile”
Le indagini in corso
Le autorità stanno attualmente conducendo un’indagine approfondita su quanto accaduto. È attesa la convalida del fermo per omicidio volontario, richiesta dalla Procura per i minorenni di Milano. Gli inquirenti stanno esaminando ogni dettaglio dell’accaduto, cercando di ricostruire i momenti precedenti all’omicidio e capire cosa possa aver spinto un adolescente a compiere un gesto così violento. L’analisi delle testimonianze e delle prove raccolte è cruciale per chiarire le circostanze di questo tragico evento.
Oltre all’aspetto giuridico, la questione solleva interrogativi più ampi sulla salute mentale dei giovani e sulle dinamiche familiari. Gli esperti stanno già iniziando a discutere dell’importanza di un supporto adeguato per i minorenni, che potrebbero trovarsi in situazioni di difficile gestione emotiva. È fondamentale che la comunità si unisca per affrontare tali problematiche e fornire ai giovani gli strumenti necessari per affrontare le loro difficoltà senza ricorrere alla violenza.