“Era una messa in scena” Stefania Camboni uccisa con 15 coltellate, c’è il primo arresto: si tratta di lei

Giada Crescenzi, 31 anni, arrestata per l'omicidio di Stefania Camboni, 58enne trovata morta a Fregene. Indagini in corso per chiarire la dinamica e le cause del delitto.

Un evento tragico ha scosso la comunità di Fregene, sul litorale romano, con l’arresto di Giada Crescenzi, una donna di 31 anni, accusata di omicidio volontario. La vittima, Stefania Camboni, 58 anni, è stata trovata priva di vita nella sua abitazione, dando inizio a un’indagine che ha coinvolto le forze dell’ordine locali e la Procura della Repubblica di Civitavecchia.

Dettagli dell’arresto

Giada Crescenzi è stata arrestata nella serata di giovedì 15 maggio a seguito di un lungo interrogatorio condotto dai carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia. L’operazione è stata disposta dalla Procura di Civitavecchia, che ha avviato le indagini in relazione alla morte di Stefania Camboni. La Crescenzi era convivente del figlio della vittima e risiedeva nella stessa abitazione, situata in via Archimede, dove è avvenuto il delitto. Le autorità la ritengono responsabile della morte della donna e sospettano che abbia tentato di depistare le indagini simulando una rapina.

Le circostanze della morte di Stefania Camboni sono ancora da chiarire, e l’autopsia, disposta dalla Procura, sarà fondamentale per stabilire l’esatta dinamica degli eventi e le cause del decesso. Gli investigatori stanno lavorando alacremente per raccogliere tutte le prove necessarie a costruire un quadro chiaro della situazione.

Le indagini e le prove raccolte

Le indagini hanno visto un impegno significativo da parte dei carabinieri, in particolare del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS), che hanno effettuato un accurato sopralluogo nell’abitazione della vittima. Durante le operazioni, sono stati esaminati non solo la casa, ma anche l’auto di Stefania e una seconda vettura, una Dacia, parcheggiata nelle vicinanze, alla ricerca di eventuali tracce o dell’arma del delitto. La presenza di prove tangibili sarà cruciale per sostenere le accuse contro Giada Crescenzi e per chiarire gli eventi che hanno portato alla tragica conclusione della vita di Camboni.

Il lavoro degli inquirenti è caratterizzato da un’attenta analisi delle evidenze e delle testimonianze, cercando di ricostruire gli ultimi momenti della vittima e le relazioni interpersonali che potrebbero aver influenzato l’accaduto. La comunità rimane in attesa di ulteriori sviluppi, mentre le autorità continuano a lavorare per garantire che giustizia venga fatta.