“Cosa ho da dire su di lui” Alberto Stasi in Procura, risponde alle domande su Andrea Sempio

Alberto Stasi, condannato per l'omicidio di Chiara Poggi, è stato ascoltato come testimone in una nuova indagine sul caso, esprimendo fiducia nel lavoro della magistratura.

Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, si è presentato oggi al palazzo di giustizia di Pavia come testimone per una nuova indagine sul caso di Garlasco. Arrivato intorno alle 13.45 a bordo di una Fiat 500 guidata da uno dei suoi legali, Giada Bocellari, è entrato nel tribunale scortato da carabinieri. Vestito con un maglione scuro e occhiali, il suo atteggiamento appariva sereno. L’inchiesta attuale vede come unico indagato Andrea Sempio.

Durante la sua audizione, Stasi ha trascorso circa due ore e mezza davanti al pubblico ministero. Antonio De Rensis, uno dei suoi avvocati, ha dichiarato che il suo assistito ha risposto a tutte le domande in modo esauriente, come aveva già fatto in passato. Dopo l’interrogatorio, attorno alle 16.45, Stasi ha lasciato il palazzo di giustizia visibilmente stanco ma ancora tranquillo. Non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, ma è tornato al carcere di Bollate, da cui esce quotidianamente grazie alla semilibertà concessagli dai giudici.

De Rensis, parlando ai cronisti sotto la pioggia, ha sottolineato che non avrebbe commentato il contenuto delle dichiarazioni di Stasi. Ha espresso la propria soddisfazione per le risposte fornite dal suo assistito, affermando che la difesa rispetta l’indagine che si sta conducendo. De Rensis ha descritto il lavoro della magistratura come serio e razionale, distante da idee preconcette. Ha aggiunto che l’obiettivo è dimostrare che i fatti sono andati diversamente rispetto a quanto è stato stabilito in precedenza.

Alberto Stasi ha sempre mantenuto la propria innocenza in questi diciotto anni, ribadendo la sua verità anche durante l’audizione di oggi. Con la speranza di vedere la sua vicenda riscritta, ha espresso fiducia nel futuro, pur rispettando la condanna ricevuta. Questo nuovo sviluppo nel processo di Garlasco potrebbe portare a ulteriori chiarimenti sulla complessa vicenda che ha colpito l’opinione pubblica e il sistema giudiziario.