“Non me l’hanno permesso” Garlasco, rompe il silenzio l’ex maresciallo che condusse le indagini: Alberto Stasi è innocente

Nuove testimonianze e controversie riaprono il caso dell'omicidio di Chiara Poggi, con l'ex maresciallo Marchetto che chiede indagini più ampie e afferma che Alberto Stasi è innocente.

A Garlasco, la questione dell’omicidio di Chiara Poggi è tornata al centro dell’attenzione grazie a nuovi sviluppi nelle indagini. Emergere di nuovi testimoni e la riapertura dei casi su possibili colpevoli hanno riacceso il dibattito attorno a questa vicenda che ha segnato profondamente la comunità. Francesco Marchetto, ex maresciallo dei carabinieri, ha ripreso la parola dopo essere stato estromesso dalle indagini poco dopo il delitto, e ha espresso le sue opinioni sui recenti progressi, sottolineando che finalmente si stanno seguendo le piste che lui ha sempre sostenuto sin dal 2007.

Le dichiarazioni di Francesco Marchetto sull’indagine

Marchetto, che è stato uno dei primi ad accedere alla villa dei Poggi il giorno del delitto, ha raccontato di come l’atmosfera in casa fosse caotica, con molte persone presenti. Secondo lui, questa confusione ha ostacolato le indagini, rendendo difficile raccogliere prove e testimonianze chiare. Ha commentato: “Dove c’è casino, non c’è chiarezza”, evidenziando il numero eccessivo di carabinieri presenti che, a suo avviso, non avrebbero dovuto essere lì. Dopo dieci giorni dall’inizio delle indagini, Marchetto è stato rimosso dal caso, un’azione che lui ha interpretato come un tentativo di mantenere il focus sulla colpevolezza di Alberto Stasi, un uomo condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio.

Marchetto ha espresso la sua frustrazione per il fatto che, nonostante avesse cercato di esplorare altre piste, la sua opinione non sia stata presa in considerazione. Ha dichiarato che se fosse stata fatta un’analisi obiettiva delle prove, il risultato avrebbe potuto essere diverso. “Se avessimo messo sulla bilancia Stasi e altre persone, l’ago sarebbe andato verso queste ultime”, ha affermato, suggerendo che ci siano altre piste che meritano di essere esaminate con attenzione. Con il riavvio delle indagini, Marchetto si è mostrato ottimista, affermando che finalmente sarà possibile identificare il vero colpevole, escludendo Stasi dalla lista dei sospetti.

Le gemelle Cappa e i loro alibi

Un altro elemento controverso nella vicenda riguarda le gemelle Cappa, che sono state al centro di alcune indagini. Marchetto ha messo in discussione la solidità degli alibi forniti dalla madre delle ragazze, sostenendo che vi erano testimoni che contraddicevano i loro movimenti nel giorno dell’omicidio. Il testimone Muschitta, secondo Marchetto, ha fornito dettagli eccessivi su Stefania in bicicletta, elementi che non possono essere considerati casuali. Marchetto ha sottolineato l’importanza di approfondire le indagini su questo aspetto, evidenziando che il capitano Cassese aveva erroneamente escluso la necessità di indagare a fondo, affermando che le gemelle avevano un alibi verificato. Tuttavia, Marchetto ha messo in dubbio l’effettiva verifica di tale alibi, suggerendo che ci siano ancora molte cose da chiarire.

Queste nuove rivelazioni e l’emergere di testimoni aggiuntivi potrebbero cambiare il corso delle indagini. La comunità di Garlasco continua a seguire con attenzione gli sviluppi, speranzosa che possano finalmente emergere verità nascoste e che giustizia venga fatta per Chiara Poggi.