“Sono scomparse dal verbale” Garlasco, emergono nuovi dettagli inquietanti sulle precedenti indagini

Il caso dell'omicidio di Chiara Poggi riapre la questione con nuove indagini su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, e il mistero di una borsetta scomparsa.

Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, continua a suscitare interesse e dibattito nell’ambito delle cronache giudiziarie italiane. La tragica morte di Chiara Poggi, trovata senza vita nella sua abitazione, ha generato un caso intricato, caratterizzato da interrogativi e controversie che persistono a distanza di anni. La figura centrale di questo dramma è l’allora fidanzato Alberto Stasi, unico condannato, ma molte ombre continuano a gravare su questa storia, rendendola uno dei casi più discussi della recente storia giudiziaria.

Il delitto di Chiara Poggi: i dettagli della vicenda

Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi fu trovata priva di vita nella sua casa situata in via Pascoli, a Garlasco. La tempistica del delitto è stata oggetto di particolare attenzione, con la sentenza che ha definito una finestra temporale precisa: l’omicidio sarebbe avvenuto tra le 9.12, momento in cui Chiara disattiva l’allarme di casa, e le 9.36, quando Alberto Stasi accende il computer nella propria abitazione. Tuttavia, il riaprirsi delle indagini ha sollevato nuovi interrogativi su questa sequenza temporale. Infatti, l’ipotesi che un’altra persona possa essere l’autore del delitto implica la necessità di rivedere gli orari, potenzialmente estendendo la finestra temporale da considerare, che potrebbe iniziare addirittura dalle 7 del mattino fino alle 14.

Garlasco, novità su Andrea Sempio

Negli sviluppi più recenti del caso, l’attenzione degli inquirenti si è focalizzata su un dettaglio che, sebbene inizialmente apparisse secondario, potrebbe rivelarsi cruciale: la borsetta di Chiara. Questa borsa era stata utilizzata nei giorni precedenti alla sua morte e un scontrino di una pizzeria, dove Chiara e Alberto avevano cenato la sera precedente, suggerisce che fosse ancora in uso il giorno del delitto. Tuttavia, sorprendentemente, la borsa non risulta tra i reperti sequestrati all’epoca. Si ipotizza che l’oggetto possa essere stato restituito ai familiari di Chiara e successivamente scomparso dalla casa di Gropello Cairoli, dove la famiglia Poggi si era trasferita. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di denunce per furto o verbali che attestino un dissequestro.

Un’ulteriore scoperta emersa di recente ha portato alla ribalta il nome di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. È stato rivelato che Sempio avrebbe intrattenuto sei conversazioni telefoniche con due amici proprio nella mattinata del 13 agosto 2007, tra le 9.58 e le 12.18. Questi contatti, però, non erano stati dichiarati o registrati durante le indagini iniziali. Per questo motivo, la Procura ha avviato ulteriori accertamenti, recuperando i vecchi telefoni con l’intento di ricostruire con maggiore precisione le dinamiche e gli orari degli eventi.

Il coinvolgimento di Sempio e le nuove indagini

Il coinvolgimento di Andrea Sempio rappresenta una delle piste più promettenti per gli inquirenti, specialmente dopo la riapertura del fascicolo. Sebbene non fosse stato formalmente indagato in passato, la sua posizione ora merita un’analisi più approfondita. Le nuove indagini mirano a colmare le lacune lasciate dalla fase processuale iniziale, rivedendo le dichiarazioni e le omissioni che potrebbero aver influito sulla comprensione del caso. Dopo quasi vent’anni, il desiderio di verità è più forte che mai, e ogni dettaglio che era stato dimenticato o trascurato all’epoca potrebbe oggi rivelarsi decisivo per fare luce su una ferita ancora aperta. La complessità del caso di Garlasco continua a sfidare le autorità, rendendo chiaro che la ricerca della giustizia è tutt’altro che conclusa.