Orrore di Villa Pamphili, fatta una clamorosa scoperta sul corpo della donna

Due corpi, una donna e una neonata, rinvenuti a Villa Pamphili a Roma. Le indagini si concentrano su un possibile legame familiare e sulle cause della morte delle vittime

Il ritrovamento dei corpi a Villa Pamphili, a Roma, ha scatenato un’ondata di shock e preoccupazione tra i cittadini. Una donna è stata scoperta all’interno di un sacco nero, mentre una neonata di circa sei mesi è stata trovata nelle vicinanze, tra la vegetazione del parco. Questo duplice ritrovamento ha sollevato interrogativi su come queste due vite siano giunte a una fine così tragica in un’area che, sebbene nascosta, è comunque vicina a una delle strade più trafficate della città, via Leone XII. Le autorità sono ora impegnate a ricostruire gli eventi che hanno preceduto questa drammatica scoperta.

Dettagli del ritrovamento e delle vittime

Le prime indagini indicano che le due vittime potrebbero essere decedute in tempi molto ravvicinati. In particolare, la neonata presenta tagli e lividi su braccia e gambe, suggerendo che la sua morte potrebbe essere avvenuta anche cinque ore dopo quella della donna. La vicinanza dei corpi e la mancanza di segni di trascinamento tra i due rinvenimenti alimentano l’ipotesi di un legame familiare, con i detective che non escludono la possibilità che la donna possa essere la madre della piccola. Il corpo della neonata è stato rinvenuto in una zona meno curata del parco, ma comunque raggiungibile da uno dei viali più frequentati, il che rende la scena del crimine ancora più inquietante.

Indagini in corso: cosa è stato scoperto sul corpo della donna

Le autorità stanno ora concentrando le loro indagini sull’identità delle vittime, entrambe di carnagione chiara. Gli investigatori hanno avviato l’acquisizione delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza situate nelle strade di accesso a Villa Pamphili, estendendo le ricerche dal quartiere Aurelio fino a Monteverde. Queste registrazioni potrebbero rivelare movimenti sospetti di veicoli o persone nelle ore precedenti al ritrovamento dei corpi. Inoltre, gli accessi ai pronto soccorso nella capitale sono sotto controllo, in quanto si sta valutando la possibilità che la donna e la neonata possano aver cercato aiuto prima della loro tragica fine.

Un aspetto che ha colpito i medici legali è l’assenza di segni evidenti di violenza sul corpo della donna. Gli esami preliminari non hanno mostrato né ferite da taglio né da arma da fuoco, né ecchimosi. Questo dato non esclude la possibilità di omicidio, che sarà approfondita durante l’autopsia. Solo un esame autoptico dettagliato potrà chiarire le cause della morte, che potrebbero includere soffocamento, avvelenamento, overdose o altre circostanze non immediatamente evidenti.

Proseguimento delle indagini e speranze di chiarimento

Nel corso della giornata, gli investigatori torneranno a Villa Pamphili per un nuovo sopralluogo, alla ricerca di eventuali tracce che possano fornire ulteriori dettagli sulla vicenda. Ogni indizio, anche il più piccolo, potrebbe risultare cruciale per identificare le vittime e, potenzialmente, risalire a chi ha commesso questo atto così atroce. La speranza è che qualche elemento sfuggito ai primi rilievi possa rivelarsi determinante, in un contesto che, sebbene centrale, nasconde tra la vegetazione una storia drammatica ancora da svelare.