Tragedia al fiume per tre amici, morto un 21enne: dove e cosa è successo

Un giovane di 21 anni è morto annegato nel fiume Piave durante una giornata con amici, mentre un altro ragazzo è riuscito a salvarsi; si indaga sulla dinamica dell'incidente

Una giornata che si era aperta con l’intento di divertirsi e rilassarsi tra amici si è trasformata in un tragico evento che ha scosso profondamente una comunità. Tre giovani hanno scelto di passare qualche ora accanto a un fiume, cercando sollievo dal caldo estivo e sperando di trascorrere del tempo insieme. Tuttavia, nessuno di loro avrebbe potuto prevedere che questa decisione avrebbe portato a una situazione drammatica per uno di loro.

Il momento di panico è giunto inaspettato. Un’amica, presente sul luogo, ha contattato i carabinieri con voce tremante, segnalando che due dei ragazzi si erano tuffati in acqua senza riemergere. In pochi attimi, l’angoscia è aumentata, così come la paura che potesse essere successo qualcosa di grave. La risposta delle autorità è stata immediata, con l’arrivo di vigili del fuoco e sommozzatori, supportati da un elicottero che ha sorvolato l’area per cercare di rintracciare i giovani scomparsi.

Tragedia nelle acque del Piave: morto 21enne

Il dramma si è svolto lungo il fiume Piave, nella località Fagarè, parte di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. Nonostante i tempestivi interventi dei soccorritori, per uno dei ragazzi, un ventunenne, non c’è stato nulla da fare. Il suo corpo è stato rinvenuto sul fondale, a breve distanza dal punto in cui era stato visto per l’ultima volta dalla giovane che li accompagnava. Un altro ragazzo, coinvolto nella stessa situazione, è riuscito a salvarsi, sebbene profondamente traumatizzato dall’evento.

Rimangono da chiarire i dettagli esatti di quanto accaduto. Non si può escludere che la corrente del fiume abbia avuto un impatto significativo, oppure che il giovane possa aver subito un malore dopo il tuffo. Questo segmento di fiume, che appare tranquillo in superficie, ha dimostrato in passato di essere insidioso, specialmente per chi non conosce le sue caratteristiche, come variazioni di profondità e correnti sotterranee. I carabinieri, giunti sul posto insieme ai soccorritori, hanno iniziato a raccogliere testimonianze e proseguiranno le indagini nelle prossime ore.

La notizia della morte del ventunenne ha rapidamente attraversato i confini della piccola comunità veneta, suscitando un grande dolore tra coloro che lo conoscevano. I messaggi di cordoglio si sono moltiplicati sui social network, mentre la comunità si unisce attorno alla famiglia della vittima, ancora incredula di fronte a una perdita così repentina e ingiusta. Questo tragico evento rappresenta un ulteriore richiamo alla cautela, soprattutto nei corsi d’acqua dove la calma apparente può celare insidie letali.