“Entra in scena anche lui” Garlasco, rompe il silenzio il cugino di Chiara Poggi: chi è e cosa sa
Il cugino di Chiara Poggi, Paolo Reale, esprime dubbi sull'efficacia delle nuove analisi dei reperti, evidenziando l'esaurimento del materiale genetico e la mancanza di ipotesi investigative.
Il cugino di Chiara Poggi esprime preoccupazioni
Paolo Reale, ingegnere informatico e cugino di primo grado di Chiara Poggi, ha sollevato interrogativi significativi riguardo all’analisi dei reperti come i vasetti di Fruttolo nell’attuale fase delle indagini. In qualità di consulente tecnico di parte civile, Reale ha messo in discussione l’utilità delle nuove analisi, sostenendo che il materiale genetico precedentemente raccolto, in particolare quello rinvenuto sotto le unghie di Chiara, sia stato già scientificamente esaurito. Di conseguenza, i benefici derivanti dall’accertamento di nuovi oggetti potrebbero risultare incerti.

In aggiunta, Reale ha sottolineato che i reperti rinvenuti nella spazzatura, tra cui vasetti di Fruttolo, EsteThè, confezioni e mozziconi, non erano stati analizzati all’inizio non per mancanza di competenza, ma perché non si inserivano in una pista investigativa ben definita. Ha evidenziato l’importanza di avere un’ipotesi investigativa chiara per giustificare l’analisi di reperti che potrebbero essere deteriorati o contaminati. Secondo Reale, senza un quadro probatorio preciso, non ha senso procedere con l’analisi di tali materiali.
Reale ha quindi avvertito riguardo alla possibile inefficacia delle nuove analisi sui vasetti di Fruttolo, poiché potrebbero non portare a risultati certi. La sua preoccupazione è che il DNA già utilizzato o compromesso dalle condizioni di conservazione potrebbe limitare qualsiasi possibilità di ottenere informazioni utili. La sua posizione mette in luce le complessità legate all’analisi forense in casi di questo tipo e la necessità di un approccio metodico e strategico per ottenere prove valide.