“Voleva riuscirci così” Francis Kaufmann, emerge solo ora le richieste che faceva per ottenere quello che più gli interessava

Charles Francis Kaufmann, sospettato del duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, cercava di ottenere un permesso di soggiorno tramite assunzione fittizia in Italia.

Il caso di Charles Francis Kaufmann, attualmente sotto indagine per il duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, si arricchisce di nuovi dettagli inquietanti. Prima di diventare il principale sospettato, Kaufmann cercava di prolungare la sua permanenza in Italia oltre il limite consentito dal visto turistico. Un messaggio vocale, reso pubblico, rivela la sua richiesta di un’assunzione fittizia per ottenere un permesso di soggiorno. Questo elemento aggiunge un ulteriore strato al profilo di un uomo già al centro di una tragica vicenda.

La richiesta di assunzione di Kaufmann

In un messaggio inviato a Federico Carro, uno scrittore italiano, Kaufmann chiede se Carro possiede un’azienda e se fosse disposto ad assumerlo, anche senza stipendio. L’incontro tra i due era avvenuto a Roma pochi giorni prima, quando avevano discusso di una possibile collaborazione su un film ispirato al libro di Carro, intitolato ‘The King of Light’. L’arrivo di Kaufmann in Italia risale alla fine di marzo, accompagnato da Anastasia e dalla figlia Andromeda.

A causa della mancanza di documenti, Kaufmann si trovava in difficoltà nel trovare un alloggio. Utilizzando il nome falso di Matteo Capozzi, aveva contattato diverse persone online, ma senza successo. Per superare questa situazione, Kaufmann ha tentato di ottenere un’assunzione fittizia, convinto che un contratto di lavoro gli avrebbe permesso di affittare un appartamento. Nel messaggio, Kaufmann spiega il suo piano e chiede a Carro un supporto fondamentale per stabilire la sua residenza. In questo modo, avrebbe potuto affrontare le difficoltà burocratiche legate al suo status di immigrato.

Il messaggio di Kaufmann è molto chiaro: «Mi hanno spiegato che serve uno sponsor, qualcuno con un’attività. Se ne hai una, basterebbe assumermi. Lo stipendio potrebbe essere simbolico, un accordo tra noi. Così potrei affittare una casa». Kaufmann suggerisce anche che, se Carro non potesse assumerlo, potesse semplicemente firmare un contratto d’affitto a suo nome, promettendo di rimborsarlo per l’importo dell’affitto. Tuttavia, nonostante la disponibilità iniziale di Carro, i piani di Kaufmann non si concretizzano e lui si ritrova senza una casa, costretto a spostarsi tra diverse sistemazioni temporanee.

Le difficoltà di Kaufmann e la scoperta dei corpi

La situazione di Kaufmann si complica ulteriormente quando, dopo aver soggiornato in un B&B nel centro di Roma, si trasferisce in una tenda a Villa Pamphili. Questo periodo di precarietà abitativa si conclude tragicamente il 7 giugno, quando vengono rinvenuti i corpi senza vita di Anastasia e della piccola Andromeda. Le indagini che seguono non si concentrano solo sul duplice omicidio, ma anche sul passato di Kaufmann e sui suoi tentativi documentati di aggirare le normative sull’immigrazione.

Le autorità stanno esaminando ogni aspetto della vita di Kaufmann, cercando di ricostruire la sua presenza in Italia e le relazioni avute nei mesi precedenti. La richiesta di assunzione fittizia, un tentativo di ottenere un permesso di soggiorno, si rivela un elemento chiave per comprendere le motivazioni e le azioni di Kaufmann prima del tragico evento. La complessità del caso si arricchisce di ulteriori dettagli, mentre gli inquirenti continuano a indagare non solo sul duplice omicidio, ma anche sull’intera vicenda umana che ha portato a questa tragedia.