Tragedia per un motociclista, “Voleva solo fare una foto” l’incontro con l’orso è un dramma

Un motociclista italiano di 48 anni, Omar Farang Zin, è stato ucciso da un orso mentre scattava fotografie sulla Transfagarasan in Romania, un'area nota per la presenza di questi animali.

Un tragico evento ha colpito la comunità italiana in Romania, dove un motociclista di 48 anni, Omar Farang Zin, ha perso la vita a causa di un attacco da parte di un orso. L’incidente è avvenuto lungo la famosa Transfagarasan, un percorso noto per i suoi panorami mozzafiato e la sua difficoltà, che si snoda attraverso i Carpazi. La notizia ha suscitato una forte emozione tra amici e familiari, che ricordano Omar per la sua natura gentile e il suo spirito vivace.

Omar Farang Zin, il motociclista ucciso da un orso in Romania

Omar Farang Zin viveva a Samarate, una località nella provincia di Varese, ed esercitava la professione di autista presso l’aeroporto di Malpensa. La tragedia si è consumata nella zona di Arefu, a circa 500 metri dalla diga di Vidraru, un’area nota per i suoi legami con la leggenda di Dracula e per i suoi paesaggi suggestivi. Secondo le prime indagini, Omar era in compagnia di un gruppo di motociclisti quando ha deciso di fermarsi in una piazzola per immortalare un orso avvistato lungo il cammino. Era già accaduto in precedenza che si avvicinasse a questi animali, come dimostrano le fotografie trovate sul suo telefono, che mostrano incontri ravvicinati con orsi durante il suo soggiorno. I suoi profili social erano pieni di immagini e video che documentavano le sue avventure in moto.

Purtroppo, pochi istanti dopo aver scattato la foto, Omar è stato aggredito dall’orso, che lo ha trascinato nella vegetazione circostante. Il suo corpo è stato rinvenuto in un burrone, a qualche decina di metri di distanza, proprio nel punto in cui il segnale del suo telefono cellulare era stato localizzato. La moto e un guanto sono stati trovati lungo la strada, evidenziando la drammaticità della situazione. Gli amici, i familiari e i colleghi di lavoro sono stati colpiti da un profondo dolore, esprimendo il loro cordoglio sui social media. Omar è ricordato come una persona luminosa, sempre sorridente e capace di portare gioia a chi lo circondava. Messaggi di tristezza e incredulità sono stati condivisi, testimoniando l’affetto che gli è stato riservato da chi lo conosceva.

La Transfagarasan e la presenza degli orsi

La Transfagarasan è una delle strade più celebri della Romania, caratterizzata da tornanti stretti e paesaggi spettacolari, che raggiungono altitudini di quasi 2000 metri. Questo percorso, che collega Pitesti ad Arpasu de Jos, è aperto solo durante la stagione estiva, dal 30 giugno al 1° novembre, a causa delle condizioni climatiche che ne ostacolano l’accessibilità nei mesi invernali. A causa della sua conformazione, la velocità massima consentita lungo la strada è di 40 km/h. Questa limitazione è in vigore per garantire la sicurezza dei motociclisti, che affollano la zona per godere delle bellezze naturali. Tuttavia, la presenza di circa 120 orsi nell’area ha reso evidente il rischio di interazioni pericolose tra uomini e animali selvatici. Non è la prima volta che si verificano incidenti simili; già a fine maggio, due persone erano rimaste ferite in incontri ravvicinati con orsi. Di fronte a questa crescente preoccupazione, le autorità romene hanno informato di aver rintracciato e abbattuto l’orso responsabile dell’attacco a Omar, cercando di prevenire ulteriori tragedie in futuro.