“Non è stato un incidente” Esplosione a Torino morte di Jacopo Peretti, ha tentato di uccidere la fidanzata: la scoperta

Indagini rivelano che l'esplosione a Torino, che ha causato la morte di Jacopo Peretti e ferito cinque persone, è stata provocata da un atto doloso di una guardia giurata.

Le indagini sull’esplosione avvenuta in via Nizza a Torino hanno fatto un significativo avanzamento. Questo tragico evento ha portato alla morte di Jacopo Peretti e ha causato il ferimento di cinque persone, oltre a danneggiare gravemente quattro appartamenti. Contrariamente alle prime ipotesi che indicavano una fuga di gas come causa dell’incidente, le autorità hanno identificato un atto doloso come il vero responsabile dell’esplosione. Un uomo di 40 anni, una guardia giurata, è stato arrestato oggi pomeriggio, sabato 5 luglio.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, il sospettato avrebbe tentato di incendiare l’abitazione della sua ex fidanzata, Madalina Ionela Hagiu, di 30 anni. La donna, che si trovava in vacanza all’isola d’Elba con il suo attuale fidanzato, è rientrata solo recentemente.

Lo scoppio nella notte e le vittime

Il drammatico scoppio si è verificato il 30 giugno intorno alle 3:15 in via Nizza 389, nel quartiere Lingotto. In seguito all’esplosione, sono rimasti feriti i membri di una famiglia egiziana che abitava nell’appartamento accanto a quello di Peretti. Le vittime includevano una bambina di sei anni, una giovane di 19 anni, un uomo di 24 anni e una donna di 45 anni, oltre a un ragazzo di 12 anni residente nel piano sottostante. A causa dell’incidente, 45 persone sono state evacuate e temporaneamente sistemate in un campo base allestito con urgenza dalla protezione civile in una scuola vicina.

L’ipotesi iniziale e i dubbi degli investigatori

Inizialmente, l’esplosione era stata considerata un incidente, probabilmente causato da una fuga di gas. Tuttavia, alcuni dettagli hanno sollevato dubbi tra le forze dell’ordine. Le indagini hanno preso una direzione chiara quando i vigili del fuoco, mentre esaminavano le macerie, hanno trovato l’innesco dell’incendio. Ulteriori prove sono emerse dall’analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze. Le testimonianze di diversi testimoni hanno confermato le sospetti iniziali; in particolare, alcuni testimoni hanno descritto un uomo con il volto “insanguinato” e “ferito alla testa” che fuggiva dal portone del condominio al momento dello scoppio.

Successivamente, la procura ha richiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sospettato, aprendo un fascicolo per disastro doloso e omicidio volontario.

Jacopo, la vittima

Jacopo Peretti, la vittima dell’esplosione, era un giovane diplomato al liceo scientifico Newton di Chivasso, nella provincia di Torino. Dopo il diploma, aveva proseguito gli studi alla scuola di management ed economia di un’università locale. Lavorava per un’azienda di consulenza energetica e gestiva anche un’attività in una palestra. Grande appassionato di calcio, tifava per il Torino. Amici e familiari lo ricordano come un “ragazzo solare”. La sua vita è stata tragicamente interrotta da eventi che non lo coinvolgevano direttamente.