“Se a fine serata qualcuno cad..” l’invito choc alla festa in piscina dove è morta Simona Cinà: emerge solo ora
Una festa di laurea si trasforma in tragedia con la morte di Simona Cinà, 21 anni, il cui corpo viene trovato in piscina, mentre sorgono dubbi su una possibile manomissione delle prove.
Una serata che doveva essere all’insegna della festa e della celebrazione si è trasformata in un dramma inaspettato. In una villa affacciata sul mare, un gruppo di amici si era riunito per festeggiare una doppia laurea. Tra di loro c’era Simona, una giovane pallavolista di 21 anni. Quella notte, però, il clima di gioia ha lasciato spazio a un tragico epilogo, segnando per sempre il ricordo di tutti i presenti e l’intera comunità. Con l’arrivo dell’alba, l’atmosfera festosa è stata sostituita da un’angoscia palpabile, quando la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Simona ha scosso profondamente tutti coloro che erano stati testimoni della serata.

Il ritrovamento del corpo di Simona Cinà
Il corpo di Simona Cinà è stato scoperto nella piscina della villa intorno alle quattro del mattino, dopo che gli amici hanno lanciato l’allerta. La scena che si è presentata agli inquirenti era surreale: un luogo che pochi attimi prima era stato teatro di festa ora appariva desolato e inquietante. Tutto era in ordine, senza tracce di bottiglie o bicchieri, il che ha suscitato immediatamente il sospetto degli investigatori e dell’avvocato della famiglia, Gabriele Giambrone. Quest’ultimo ha evidenziato la “pulizia” eccessiva del luogo, che ha alimentato le teorie su possibili tentativi di insabbiare la verità riguardo agli eventi della serata.
La notizia ha colpito profondamente la comunità di Capaci, dove Simona era ben conosciuta e amata. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra familiari e amici, che si chiedono come sia potuto accadere un simile dramma. I carabinieri sono intervenuti rapidamente, cercando di ricostruire i momenti precedenti al tragico evento. Le domande su cosa sia realmente successo e sulla dinamica della serata si sono moltiplicate, mentre gli amici di Simona si trovavano a dover affrontare una realtà dolorosa e difficile da accettare.
Un invito inquietante e le prove scomparse
Le indagini hanno evidenziato particolari inquietanti, tra cui la sparizione di bottiglie e bicchieri, che sono stati sostituiti da sacchi contenenti solo acqua. Questo gesto ha suscitato interrogativi tra i presenti, che si sono trovati coinvolti in un evento tragico, ma ora anche in una potenziale manomissione delle prove. I messaggi scambiati tra gli amici prima della festa hanno rivelato un invito che, ora, sembra profetico: “Se qualcuno è troppo ubriaco e cade in piscina, portate un costume”. Una battuta che, in quel contesto, assume un significato sinistro e pesante, lasciando chi l’ha letta con un senso di inquietudine.
Il dolore dei genitori di Simona è palpabile e si fa sentire in tutta la comunità. Essi chiedono giustizia e vogliono comprendere ogni dettaglio di quanto accaduto nelle ultime ore di vita della loro figlia. La richiesta di verità è supportata da familiari e amici, che si uniscono a loro in un coro di dolore e speranza. In attesa di risposte concrete, la comunità si stringe attorno alla famiglia Cinà, con la speranza che la luce venga fatta su un evento che ha scosso profondamente tutti.