“Non è stato un incidente” Paracadutista di 32 anni perde la vita dopo il lancio: era disperata per ciò che è successo la sera prima
La paracadutista Jade Damarell, esperta con oltre 500 lanci, è morta dopo aver compiuto un gesto estremo a seguito di una rottura sentimentale, lasciando una nota di scuse alla sua famiglia.
Il tragico evento che ha coinvolto Jade Damarell, una paracadutista esperta di 32 anni, ha sollevato interrogativi sul tema della salute mentale e delle pressioni emotive. Dopo un lancio fatale, emerse una verità devastante che ha messo in luce la sua lotta interiore. L’analisi dei dettagli della sua ultima esperienza di volo ha rivelato che dietro l’apparente avventura si nascondeva un profondo dolore personale.

Il lancio fatale di Jade Damarell
Il 27 aprile, Jade Damarell ha effettuato un lancio da un’altezza di oltre 4.500 metri, completando una caduta che è durata più di un minuto. La tragedia si è consumata nella miniera di carbone di Shotton, situata in Inghilterra. Data la sua esperienza come paracadutista, con oltre 500 lanci all’attivo, inizialmente si è pensato che si trattasse di un incidente sfortunato. Tuttavia, ulteriori indagini hanno rivelato elementi che hanno suggerito un’intenzionalità nel suo gesto. È emerso che durante questo ultimo lancio, Jade non indossava la GoPro, e non ha tentato di attivare né il paracadute principale né quello di riserva, entrambi perfettamente funzionanti. Inoltre, ha deciso di non attivare il meccanismo di sicurezza AAD, che avrebbe dovuto far dispiegare automaticamente il paracadute in caso di emergenza. Questi dettagli hanno portato a considerare l’ipotesi che il suo volo fosse stato un atto deliberato.
La vita di Jade Damarell
Jade Damarell era originaria di Hong Kong ma era cresciuta nel Galles. Aveva un passato di successi e avventure, avendo vissuto una vita ricca di esperienze. Era stata sposata con l’avvocato James Damarell, ma la coppia aveva divorziato tempo prima. Al momento della sua morte, Jade era in una relazione con Ben Goodfellow, un collega paracadutista di 26 anni. Tuttavia, la loro relazione sembrava essere giunta al termine proprio la sera prima del tragico evento. Sul telefono di Jade è stata trovata una nota scritta intorno alle 2.30 del mattino, in cui esprimeva gratitudine verso i suoi cari e si scusava per il suo gesto. La famiglia ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime il desiderio di contribuire a una maggiore consapevolezza sulla salute mentale, auspicando una cultura di supporto per coloro che affrontano difficoltà emotive. La loro testimonianza mette in evidenza l’impatto devastante che la sofferenza interiore può avere sulla vita di una persona, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto su tali temi.