Gravissimo lutto in Italia, morta una figura importante per il Paese
La comunità piange Monsignor Cesare Nosiglia, figura di riferimento e dedizione, scomparso all'età di 80 anni, ricordato per il suo servizio ai più fragili e per il suo amore verso gli altri
In un contesto di intensa emozione, l’aria si fa pesante e ogni suono svanisce, creando un silenzio che esprime un profondo senso di mancanza. Le strade delle città e le navate delle chiese sembrano avvolte da un vuoto incolmabile, un sentimento che tocca le corde del cuore di molte persone. Questo clima di riflessione e dolore si fa sentire mentre la vita quotidiana prosegue, accompagnata dal suono delle campane.

La comunità si unisce in un abbraccio collettivo, tra ricordi e preghiere. Alcuni si ritrovano a rievocare momenti condivisi, parole e sorrisi, mentre altri si fermano in silenzio, ascoltando il proprio cuore. Dietro a questa sensazione condivisa, si cela una storia di dedizione e coraggio, che merita di essere raccontata.
La notizia della scomparsa di Monsignor Cesare Nosiglia ha colpito profondamente le diocesi di Torino e Susa. Figura di grande rilievo e punto di riferimento per molti, Nosiglia è deceduto all’età di 80 anni mercoledì 27 agosto 2025, presso l’Hospice Cottolengo di Chieri, dopo aver affrontato con dignità e determinazione una malattia respiratoria.
Il Cardinale Roberto Repole, attuale arcivescovo, ha voluto esprimere il suo cordoglio, sottolineando l’importanza di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. La sua presenza è stata costante accanto ai più vulnerabili: poveri, carcerati, migranti e lavoratori in difficoltà. “Il dono più bello che ci ha lasciato è la sua dedizione ai più deboli”, ha dichiarato Repole, annunciando che i funerali si svolgeranno venerdì 29 agosto alle 15:30 nel Duomo di Torino. La camera ardente sarà allestita presso il Santuario della Consolata, accompagnata da una veglia di preghiera per la comunità.
Non solo Repole, ma anche Monsignor Alfonso Badini Confalonieri e Monsignor Franco Lovignana hanno condiviso il loro dolore e la loro gratitudine per la figura di Nosiglia. Le loro parole tracciano il ritratto di un uomo di fede, un lavoratore instancabile che ha saputo unire le persone e guidarle con un sorriso, anche nei momenti difficili. “Un pastore buono”, lo ricorda Badini Confalonieri, mentre Lovignana lo descrive come “un pensatore lucido e un vero punto di riferimento”.
Nato a Rossiglione, un comune dell’entroterra ligure, Cesare Nosiglia ha vissuto la sua vocazione con passione fin dalla giovane età. Ha intrapreso studi ad Acqui Terme, conseguendo lauree prestigiose e mantenendo sempre una mente aperta al dialogo, che lo ha guidato in un percorso che lo ha portato a Roma. Qui ha lavorato in parrocchie popolari e ha insegnato Teologia.
La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno incessante. Dal 1971 al 1991 ha ricoperto ruoli di grande responsabilità nell’Ufficio Catechistico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), diventando anche direttore e formatore per molti giovani sacerdoti. Nel 1991, il suo cammino ha preso una direzione significativa con la nomina a vescovo ausiliare di Roma e successivamente vicegerente della città eterna.
Le sue mansioni si sono ampliate a livello nazionale e internazionale: ha partecipato a eventi significativi come il Giubileo del 2000 e la Giornata Mondiale della Gioventù, lasciando un segno indelebile nel cuore di milioni di fedeli. Nel 2003, Nosiglia è stato trasferito a Vicenza, per poi tornare in Piemonte, dove ha guidato la diocesi di Torino dal 2010 e successivamente quella di Susa, intrecciando la sua storia con quella di numerose famiglie.
Nel 2019, Papa Francesco lo ha confermato arcivescovo di Torino, un chiaro segnale della fiducia che il Vaticano riponeva in lui, nonostante l’età. Fino al 2022, anno in cui ha passato il testimone a Roberto Repole, ha continuato a sostenere la comunità con lo stesso entusiasmo di sempre.
Oggi, il ricordo di Cesare Nosiglia vive nelle parole di chi l’ha conosciuto, nei gesti di solidarietà che ha ispirato e nella sensazione di unità che ha saputo creare. Una storia che continua a risuonare, poiché esempi come il suo non svaniscono mai, ma rimangono forti e silenziosi nel cuore di tutti.