A Roma il primo ospedale veterinario pubblico e gratuito in Italia

Ecco tutto quello che sappiamo sulla struttura

Una struttura del genere non c’era ancora in Italia. Ma visti i milioni di animali domestici che ormai condividono con noi casa e vita ne avevamo proprio bisogno. Pare che a breve nella città di Roma aprirà il primo ospedale veterinario pubblico e gratuito in Italia. Ecco cosa sappiamo finora di questa importante notizia per tutti gli amanti dei pets.

veterinario
Fonte foto da Pixabay

Secondo quanto si apprende, entro la fine dell’anno dovrebbero iniziare i lavori per costruire il primo ospedale dedicato agli animali domestici pubblico e gratuito del nostro paese. Sorgerà a Roma, dove si trova oggi il canile della Muratella, in via della Magliana, struttura che verrà completamente riqualificata nei prossimi mesi.

L’assessore all’Ambiente della giunta capitolina Sabrina Alfonsi in un post su Facebook si è detta soddisfatta per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2022, primo passo per poter dare il via a un progetto molto atteso da tutti gli amanti degli animali.

150mila euro, questo il fondo destinato per riqualificare il canile della Muratella e per realizzare il primo ospedale veterinario pubblico e gratuito che sorgerà a Roma. Anche se tutta l’opera potrebbe arrivare a costare anche 3.5 milioni di euro.

Con i primi soldi si getteranno le basi di un progetto che in seguito potrà essere delineato meglio, con l’avvio dei lavori per la realizzazione di questo ospedale. Saranno coinvolte le Asl Roma 3 e le associazioni animaliste e di volontariato.

cure veterinarie
Fonte foto da Pixabay

Fermento per il primo ospedale veterinario pubblico e gratuito in Italia

Secondo quanto si apprende, già oggi i cittadini che risiedono a Roma e che hanno un reddito ISEE che non supera i 15mila euro annui possono contare su cure veterinarie gratuite.

primo ospedale veterinario pubblico e gratuito in Italia
Fonte foto da Pixabay

Cure garantite anche ad altre categorie, come i titolari di pensione sociale, i cittadini non vedenti con cane conduttore e le associazioni ‘no-profit’ impegnate in progetti di ‘pet care’ certificati presso ospedali, centri recupero, case famiglia protette.