Lo struggente addio del pompiere al suo cane
L'addio del pompiere al suo cane vi farà commuovere!
Lo struggente addio del pompiere al suo cane dalmata, compagno di vita e di lavoro, vi farà commuovere e sciogliere in lacrime, dimostrandoci ancora una volta che il legame che si crea tra una persona e il suo fedele amico a quattrozampe è così forte da essere straziante quando viene spezzato. Il dolore per la perdita di un animale domestico può essere devastante.
Molti di noi hanno dei migliori amici pelosi che sanno che l’amore e l’affetto reciproci che provano l’uno per l’altro non finirà mai, nemmeno nel momento della morte. Eppure nonostante i bei ricordi che ci rimangono, il dolore può essere molto forte, come nella storia che vi raccontiamo oggi.
L’addio del pompiere al suo cane
Il miglior amico di Aaron Salkill era un cucciolo di dalmata di nome Ember. Il pompiere voleva adottare un cane, quando un amico gli chiese se volesse adottare un cucciolo di dalmata. “Sono quasi saltato fuori dalle mie scarpe per l’eccitazione. Lavoravo come vigile del fuoco da poco più di un anno, ma l’idea di trovare un cucciolo di dalmata mi era sembrata inverosimile“, ricorda il pompiere di Marietta, Georgia, in un articolo su Love What Matters.
Subito Aaron Salkill si precipitò dal veterinario dove i precedenti proprietari di Ember lo avevano abbandonato a soli 3 mesi. Aveva un sacco di energia, quindi ogni giorno doveva portarlo a passeggio, a fare escursioni, a giocare, al parco dei cani.
I bambini spesso venivano attratti da Ember e volevano giocare con lui. Un giorno Aaron Salkill ebbe un’illuminazione: “Se la presenza di Ember può portare a una risposta così forte nei bambini sani, quale impatto potrebbe avere sui bambini in ospedale? Sapevo che dovevo scoprirlo. Il giorno dopo io ed Ember abbiamo iniziato il nostro percorso per diventare un team di cani terapeutici certificati“.
Si sono allenati duramente, ma alla fine Ember ha superato il test, diventando un cane da pet therapy. Il primo lavoro è stata una visita ad Halloween 2016 alla Children’s Healthcare di Atlanta.
“Ho visto una bambina di 7-8 anni uscire dall’ascensore in un piccolo carro rosso. Era molto magra e ovviamente molto malata. La sua mancanza di capelli ha raccontato una storia di cui nessun bambino dovrebbe far parte. Eppure, nel momento immediatamente successivo, tutto è stato dimenticato. Vide Ember e si lasciò andare a un’esclamazione gioiosa gridando che c’era un dalmata“. Corse subito ad abbracciarlo! E così fecero molti altri bambini.
Il pompiere scoprì che da giorni, a causa della chemioterapia, quella bambina non camminava!
Molte vite sono state toccate da Ember, per prima quella del suo amico umano: non aveva nessuno, aveva solo Ember.
Il cucciolo di dalmata lo ha persino aiutato a farsi una famiglia: in ospedale tutte le infermiere si fermavano a giocare con Ember e una di queste è diventata la moglie di Salkill.
Dopo 5 anni, però, Ember si è ammalata: i suoi reni hanno cominciato a funzionare male. Le rimanevano pochi giorni di vita.
Ha fatto sorridere le persone fino al suo ultimo giorno di vita!
“Alla fine, quando mi guardava, sapevo che era pronta per andare. Era oltre la stanchezza, ma era ancora contenta della sua piccola scodinzolante coda. Credo che sia stata inviata a me con uno scopo più alto, e penso che lei sapeva che aveva fatto il suo lavoro e l’ha fatto bene“, questo il suo commovente ricordo.