Bimbo protegge il gatto dalle bombe di Mariupol: il coraggio del piccolo Vanja

Nessuno verrà lasciato indietro

Oggi vogliamo raccontarti la storia del piccolo Vanja, uno dei tanti, troppi bambini costretti a vivere in guerra in Ucraina dopo l’invasione delle truppe russe, avvenuta più di due mesi fa. Ogni giorno costi quel che costi il bimbo protegge il suo gatto dalle bombe di Mariupol, che continuano a cadere. Ora, per fortuna, sono in salvo in un’altra città. E il micio è sempre con loro.

Vanja

La famiglia di Vanja ha vissuto a Mariupol durante durante i bombardamenti russi. Per fortuna ora il ragazzino, sua sorella e i genitori sono in salvo. La loro città è solo più un cumulo di macerie e loro hanno trovato riparo nella città di Zaporizhia, cittadina dell’Ucraina sud-orientale, capoluogo dell’omonima oblast’ e dell’omonimo distretto.

Quando sono arrivati a Zaporizhia hanno raccontato la loro storia ai giornalisti, ai quali non è sfuggito il forte attaccamento del bambino e di tutta la famiglia al gatto di casa. Tanti ucraini scappano dalla loro terra con gli animali domestici al seguito.

I militari ucraini sono venuti a casa nostra. Era mattina presto. Ci hanno detto di andare nel seminterrato perché si prevedevano nuovi bombardamenti. Dopo un’ora e mezza ho detto a mio padre che dovevo tornare nel nostro appartamento per riprendere il gatto. Lui era rimasto là tutto il tempo..

Queste le parole del piccolo Vanja, che ha lasciato un riparo sicuro per tornare dal micio.

Siamo andati a recuperare il gatto e cinque minuti dopo sono iniziati i bombardamenti dei russi. Io ho preso il gatto in braccio e sono corso verso un altro seminterrato mentre dall’alto cadevano le bombe.

gatto ucraino bianco

Bimbo protegge il gatto dalle bombe di Mariupol: il racconto della madre ai giornalisti

La peggiore cosa che può capitarti è quando tuo figlio ti guarda negli occhi e ti dice: “Mamma, non voglio morire” e mentre le bombe scendono sopra la tua testa e il soffitto inizia a crollare.

Bimbo protegge il gatto dalle bombe di Mariupol

Queste le parole della mamma di Vanja, che con la figlia più piccola in braccio appare stanca, sfinita, per aver vissuto un dramma che non è ancora finito. Ma la famiglia al completo, gatto compreso, ora possono stare un po’ più tranquilli.