Bubbles, il povero riccio affetto dalla Sindrome del palloncino

La storia del riccio Bubbles, trovato gonfio come un pallone in mezzo alla strada: è affetto dalla Sindrome del palloncino

Bubbles è un povero riccio affetto da una condizione moto pericolosa e che è stato salvato a un passante che non è riuscito ad ignorare la sua situazione.

Bubbles e la sindrome del palloncino

Si chiama Sindrome del palloncino e comporta ad un accumulo di gas sotto la pelle, che l’animale non riesce ad espellere.

Se non curata, può portare a conseguenze molto gravi e anche alla morte. Bubbles si era gonfiato così tanto da raggiungere tre volte le sue normali dimensioni.

Non riusciva a muoversi e si trovava in mezzo ad una strada trafficata. Qualsiasi macchina avrebbe potuto investirlo, non notando la sua presenza ed ucciderlo tragicamente. Per fortuna, un passante si è accorto di lui e si è avvicinato nel tentativo di capire cosa fosse quello strano pallone in mezzo alla strada.

Bubbles e la sindrome del palloncino

Quando si è reso conto che si trattava di un riccio e che stava davvero male, ha allertato i soccorritori. Quest’ultimi sono subito giunti sul poto per valutare la situazione.

Lo hanno preso e portato alla clinica veterinaria più vicina. Dopo una visita, hanno scoperto la terribile realtà.

Il team veterinario è stato costretto ad usare una siringa per liberarlo da tutto quel gas. Nonostante il tentativo, il povero riccio continuava a gonfiarsi. Così, hanno provato con la somministrazione di antibiotici e antidolorifici e, con le ore, la situazione di Bubbles è migliorata.

Come sta oggi il riccio Bubbles

Una volontaria si è offerta di portarlo a casa con se, così da poterlo monitorare 24 h su 24 e da potergli assicurare tutte le cure di cui aveva bisogno.

Bubbles ha circa otto settimane di vita ed è anche risultato positivo alla parassitosi polmonare.

Bubbles e la sindrome del palloncino

Sta seguendo diverse cure e una terapia mirata. Non si è ripreso ancora al 100%, ma può contare sull’amore di una meravigliosa donna, grazie alla quale ha avuto una seconda possibilità di vita.

Un grande ringraziamento va anche a quel passante, che non è riuscito a rimanere indifferente davanti alla sua condizione e che è intervenuto per salvargli la vita.