Cane cieco scappa dalla sua famiglia e percorre 30 km per tornare nell’unico posto che considerava casa

La storia di Gary, il cane cieco che percorre 30 km per tornare dal volontario

La storia di Gary ha conquistato il cuore del mondo del web. La vita di questo cane cieco non è mai stata facile, ma finalmente anche lui ha avuto il suo lieto fine. Diversi anni fa, alcuni volontari lo hanno trovato a vivere per le strade in condizioni piuttosto gravi. Erano circa 8 anni che viveva come un randagio per la città.

La storia di Gary

Da quel momento, Gary ha trascorso altri 4 anni all’interno del canile della città di Puławy, in Polonia.

Non molto tempo fa, uno dei volontari dell’associazione animalista Paka dla Zwierzaka, ha affittato un appartamento sotto ad brava famiglia ed ha deciso di portare il cane con se. Gary si è subito affezionato al ragazzo, ma anche ai vicini di casa, soprattutto si loro bambini, che trascorrevano molto tempo fuori a giocare con lui.

L’intento del volontario, era quello di dargli stallo, finché non sarebbe riuscito a trovargli una famiglia perfetta.

La storia di Gary

Dopo poco tempo, il suo desiderio si è esaudito e grazie ai numerosi appelli per l’adozione del cane, una famiglia si è interessata a lui.

Gary è andato a vivere in un’altra città, in una nuova casa, con delle brave persone. Nonostante tutto, il cane non era felice e alla prima possibilità, è fuggito via. La famiglia ha allarmato l’associazione che si occupava di lui e lo stesso volontario, spiegando loro cos’era accaduto. Tutti si sono spaventati ed hanno pensato al peggio, finché non è accaduto qualcosa di inaspettato.

Crediti video: Animals Over Humans – YouTube

Il ritrovamento di Gary

La storia di Gary

Una delle figlie della famiglia che abitava sopra al volontario, ha trovato Gary nei pressi del bosco della loro casa. Per giorni, il cane cieco ha percorso circa 30 km, per tornare dalle persone che amava. Era la sua casa e non voleva vivere in nessun altro posto.

Dopo quanto accaduto, il ragazzo ha decido di adottarlo in modo definitivo e oggi, insieme ai figli della famiglia, si prende cura di lui.