Cani trovati morti, le Ferrovie dello Stato si giustificano. Ma il proprietario non crede a quelle parole

Morte Chelly e Blue, i due pastori svizzeri scomparsi per 50 giorni: la spiegazione delle Ferrovie dello Stato

La morte di Chelly e Blue ha portato ad una vera e propria polemica. I due pastori svizzeri hanno perso la vita dopo essere stati investiti da un treno a Trofarello, lo scorso 17 novembre. Per quasi 50 giorni, il loro proprietario li ha cercati ovunque, ricorrendo anche all’aiuto dei social network e dei canili del posto.

Ritrovati senza vita Chelly e Blue
Credit: Facebook

Alla fine, la tragica scoperta. Maurizio ha trovato Chelly e Blu senza vita, sotto il ponte di una ferrovia. L’uomo aveva sentito parlare di un incidente, dopo il quale era stato fatto anche un verbale. Ma nessuno aveva pensato di avvertire la famiglia di quei due cani.

La spiegazione delle Ferrovie dello Stato

Dopo la vicenda, la società “Ferrovie dello Stato” ha voluto lasciare la propria dichiarazione. Lo scopo è stato quello di far sapere al padrone che non si è assolutamente trattato di inadempienza e spiegare che, se Maurizio non è stato avvertito, è perché nessuno ha trovato i corpi dei due cani. Il verbale, infatti, descrive un incidente contro un animale di grossa taglia, ma non specifica che si sia trattato di cani.

Ritrovati senza vita Chelly e Blue
Credit: Facebook

Maurizio però non ha alcuna intenzione di credere alle parole delle ferrovie. Lui si è recato sul posto dell’incidente con sua moglie e si è ritrovato davanti la straziante scena dei suoi cani senza vita, in condizioni inimmaginabili. Chelly era perfino coperta con delle pietre, come se qualcuno avesse voluto nascondere il suo corpo.

Nessuno li ha cercati, perché se li avessero cercati sul serio, li avrebbero trovati come ho fatto io, 47 giorni dopo. La mano dell’uomo c’è stata per coprire Chelly con le pietre.

Morte Chelly e Blue: l’opinione dell’Opia

Ritrovati senza vita Chelly e Blue
Credit: Facebook

L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) si è pronunciata su quanto accaduto. Secondo il consigliere nazionale Alessandro Piacenza, le Ferrovie dello Stato hanno agito come dovuto. Hanno fatto la relazione dell’incidente e non sono riuscite a trovare i corpi. Dopo l’impatto, non erano tenute a fare ulteriori controlli.

Ciò che avrebbero potuto fare, era avvertire le forze dell’ordine. Per il semplice fatto che qualunque animale avesse colpito il treno, dopo l’incidente avrebbe potuto vagare ferito.