Circo senza animali, l’appello della LAV al governo
Circo senza animali, questo è il futuro e la LAV scrive al governo con un appello accorato.
Circo senza animali, il futuro è tutto qui. E il futuro è già arrivato, visto che in Italia e nel mondo un circo che non sfrutti poveri animali in realtà già esiste, basti pensare al famosissimo Cirque du Soleil, ma anche al circo virtuale con ologrammi. Ormai l’epoca degli animali da circo è finita: gli spettatori sono stanchi di vedere povere bestioline sfruttate e utilizzate come fenomeno da baraccone. Il modello degli animali sottomessi all’uomo per farlo divertire non può più esistere in una società sempre più attenta ai diritti degli animali. Ed è per questo motivo che la LAV ha deciso di scrivere al governo italiano.
La Lega Anti Vivisezione Animali ha deciso di scrivere un appello al governo, al vice presidente Di Maio, al Ministro delle Attività Culturali Bonisoli, al Ministro dell’Ambiente Costa e al Ministro della Salute Grillo. C’è una scadenza da rispettare ed è quella della Legge-delega sullo spettacolo n.175 del 2017.
Entro il 27 dicembre 2018, infatti, il governo italiano deve dire le modalità di fine dello sfruttamento degli animali da circo e di altri spettacoli viaggianti, indicando anche una data in cui non si potrà assolutamente più impiegare animali per far divertire il pubblico. “Il gran finale è vostro“, con questo appello la LAV chiede al governo.
Gianluca Felicetti, presidente LAV, afferma: “Manca poco tempo per scrivere questo provvedimento che poi dovrà essere esaminato da Parlamento, Consiglio di Stato, Conferenza Stato-Regioni. Noi abbiamo una proposta: stop all’uso animali entro tre anni, un obiettivo realizzabile considerando anche l’esperienza degli altri Paesi che hanno adottato analoghe Leggi. In questo modo salveremo tutti gli animali, circa 2000, in destinazioni adatte, senza ulteriori acquisizioni dai circhi“.
Secondo la LAV il circo solo così potrà diventare umano e un vero e proprio spettacolo, senza perdita di lavoro, ma con una riqualificazione di un settore che è in crisi, perché gli italiani non lo amano più così com’è. Secondo una ricerca Eurispes, infatti, il 71,4% degli italiani è contrario all’uso di animali da circo. Mentre un’indagine Censis svela che il settore è in forte crisi.
Anche i medici veterinari della Federazione Veterinari Europei e della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani si sono già detti contrari alla detenzione di animali, soprattutto mammiferi esotici, per il divertimento dell’uomo. E non dimentichiamo che più della metà degli stati dell’Unione Europea ha già cambiato il settore!