Cuccioli con la rogna salvati in tempo da alcuni volontari

Chissà quanto hanno sofferto queste povere creature

Se i volontari non fossero intervenuti in tempo chissà quale sarebbe stato il destino di questi cuccioli con la rogna. E chissà quanto hanno dovuto soffrire prima di poter ricevere da persone di buon cuore l’aiuto necessario per guarire e per tornare a vivere. Per fortuna questa è una bella storia a lieto fine per questa dolcissima famiglia di cagnolini.

famiglia di cagnolini
Fonte foto da Instagram di marimazzon_

L’Istituto SOS 4 Patas Paraná creato da Mariane Mazzon ogni giorno si occupa di salvare animali abbandonati, dando loro cure speciali fino a quando non sono pronti per l’adozione. Il gruppo riceve ogni giorno più di 20 denunce e nessun salvataggio è uguale agli altri.

Il recupero dell’8 novembre, però, è ben presto diventato virale sui social. Mariane e Pamela hanno trovato tre cuccioli e la loro mamma su una strada sterrata, senza acqua o cibo. E quel che era peggio avevano tutti quanti la rogna demodettica provocata dall’acaro Demodex canis e che la mamma può trasmettere ai suoi figli.

Quando la rogna trova un sistema immunitario debole può proliferare e causare problemi davvero gravi di salute ai cani se la patologia non viene trattata in tempo. Come per queste piccole creature, magrissime e prive di energie.

Anche se non avevano le forze per reagire, avevano una gran voglia di vivere e di andare via da quel luogo. Così i piccolini sono corsi incontro alle donne che si sono rivelate i loro angeli custodi in terra, perché li hanno salvati.

Mariane Mazzon
Fonte foto da Instagram di marimazzon_

Cuccioli con rogna salvati in strada

Le due attiviste hanno subito portato i cani e la mamma dal veterinario, dove sono stati tutti visitati e nutriti con cibo nutriente, che le due ragazze avevano già provveduto a dare anche in loco.

Cuccioli con la rogna
Fonte foto da Instagram di marimazzon_

Alla fine tutti i cani tratti in salvo hanno recuperato bene. Sottoposti a cure particolari, dovranno però attendere di essere del tutto guariti e di ritornare in forze prima di essere disponibili per l’adozione.