Donna con 37 cani in casa denunciata per maltrattamenti sugli animali

È successo a Prato

Dal piccolo comune di Carmignano, in provincia di Prato, in Toscana, ci arriva una storia agghiacciante. Una donna che viveva con 37 cani in casa è stata denunciata per maltrattamenti su quelle povere creature che vivevano in condizioni decisamente disumane. Non c’era lo spazio per tutti quei randagi raccolti per strada. E la donna non si occupava di loro a dovere.

Randagi per strada
Fonte foto da Pixabay

La donna di 54 anni teneva i 37 cani in casa con lei, in condizioni davvero terribili. I vicini di casa, stanchi di sentire continuamente abbaiare quelle povere creature, chiuse in spazi troppo stretti e gestiti malissimo dalla donna, hanno chiamato gli agenti.

Quando i Carabinieri di Poggio a Caiano, in provincia di Prato, hanno raggiunto la casa della donna sono rimaste senza parole. I cuccioli erano quasi tutti di razza, tra cui cinque cuccioli di barbone. Vivevano in condizioni davvero terribili e i vicini esasperati hanno chiamato le forze dell’ordine.

La precarietà della gestione dei cani in rapporto alle loro caratteristiche etologiche è ritenuta incompatibile con la loro natura e tale da far configurare il reato di maltrattamento.

Questo quello che si legge nel verbale che i Carabinieri hanno redatto dopo aver salvato i cani. Tutti gli animali liberati da quella casa si trovano in una struttura di accoglienza per i cani, a disposizione della magistratura. Quando sarà possibile, si penserà all’adozione per trovare loro una casa per sempre.

carabinieri incidente

Donna con 37 cani in casa denunciata per maltrattamenti a Prato

Il comune di Carmignano ha fatto sapere di aver emesso un’ordinanza che impone alla donna una pulizia straordinaria nella sua casa, per esigenze di tutela sanitaria. Tra i cani ritrovati un Buldog Inglese, un Australian Shepard, un Barbone gigante, un Welsh Corgi e diversi Barbone, anche cuccioli di poche settimane.

Corgi rapito dal dog sitter

L’operazione è stata resa possibile grazie anche all’intervento dell’Enpa di Prato e delle Guardie Zoofile provinciali, oltre che dei Carabinieri.