salva un cane paraplegico

Abbandonato in una borsa il povero cane paraplegico

Questa è una storia davvero molto triste, perché ci racconta di quanta crudeltà è capace l’essere umano. Crudeltà che non si ferma davanti a niente. Una donna delle pulizie, mentre lavorava, ha salvato un cane paraplegico, che era stato abbandonato al suo destino all’interno di una borsa.

Aiutare i cani in difficoltà

Suelen Bernardes Lopes non poteva credere ai suoi occhi. All’improvviso in una strada a Jardinópolis, in Brasile, ha visto un povero cane abbandonato. Era lo scorso 19 ottobre.

Ovviamente la donna si avvicinata a quella povera creatura e subito si è accorta del fatto che non riusciva a muoversi. Non riusciva a camminare, perché purtroppo era paraplegica.

Neguinha il cucciolo randagio

Per strada, non sarebbe stata al sicuro. Ho pensato al suo benessere. Non sarei nemmeno riuscita a dormire, sapendo che sarebbe strisciata per strada, sotto la pioggia, affamata e infreddolita.

Queste le parole di Suelen, che non si è voltata dall’altra parte, ma ha deciso di agire e di dare una seconda possibilità a quell’animale che qualcuno, poco prima, aveva messo in una borsa e lasciato in mezzo a una strada, lanciandolo da un’auto in corsa.

Neguinha, questo il nome che le è stato dato, ha ricevuto le cure di una clinica veterinaria. Prima di trovare casa proprio dalla sua nuova amica, quella donna delle pulizie che non si era voltata dall’altra parte.

Cane paraplegico salvato
Fonte Pixabay

La nuova vita del cane paraplegico abbandonato in strada

Adesso Neguinha può contare su una seconda vita. La donna in quelle condizioni non l’avrebbe mai lasciata da sola. E così le ha dato una casa temporanea.

Ma visto che è fuori tutto il giorno non può adottarla, perché non potrebbe darle tutte le attenzioni necessarie.

Fonte YouTube Oderfliw

Se potessi pagare tutte le sue spese, la terrei. La persona che vuole adottarlo deve assumersi la responsabilità e io lo seguirò. Una volta alla settimana, controllerò se è ben curato.

Peccato che non possano prenderla in adozione loro: sarebbero i genitori perfetti.