È morto Magawa, il topo gigante conosciuto come l’eroe sminatore

Era diventato famoso come l'eroe sminatore che aveva salvato la vita di migliaia di persone: è morto Magawa, il topo gigante africano

Si è da poco diffusa una triste notizia sul web. Magawa, il topo gigante eroe, è morto.

Era diventato famoso in tutto il mondo come il topo gigante africano eroe sminatore.

Magawa il topo eroe
IMMAGINE | PDSA

In sette anni era riuscito a fiutare oltre 100 mine antiuomo e altre munizioni inesplose in Cambogia e, nel 2020, aveva ricevuto una medaglia d’oro PDSA per il suo grande coraggio e perché le sue azioni avevano salvato migliaia di vite umane.

Le foto di Magawa con la medaglia sono state condivise così tante volte, che hanno raggiunto ogni parte del mondo. Un roditore che è riuscito a trovare rifiuti pericolosi, conseguenza di decenni di violenza e conflitti interni.

Nei suoi anni di vita, il topo gigante è stato addestrato da un’associazione belga che si occupa proprio di addestrare gli animali affinché riescano ad individuare mine inesplose, chiamata APOPO.

L’orgoglio per l’indispensabile lavoro del topo Magawa

Dopo la grande fama, il CEO dell’organizzazione aveva dichiarato:

Siamo orgogliosi di lui. Il suo lavoro è molto importante, oltre che per noi, anche per la popolazione della Cambogia e per tutte le persone nel mondo che sono morte a causa di mine inesplose. Il premio PDSA Gold Medal porta il problema delle mine terrestri all’attenzione globale.

Magawa il topo eroe
IMMAGINE | PDSA

Magawa è stato il primo roditore a ricevere un premio così importante. Il topo è morto dopo 8 anni, una vita molto lunga per la sua specie. Sono cento i topi che attraverso la APOPO svolgono la stessa attività di questo grande eroe in tutto il mondo.

Magawa il topo eroe
IMMAGINE | PDSA

La notizia della sua morte è già diventata virale sui social network, lasciando tanta tristezza sul web. Utenti provenienti da ogni parte del mondo hanno voluto pubblicare una sua foto, accompagnandola con un messaggio di addio. Delle dolci parole, piene di affetto, per ricordare un’ultima volta un animale che ha salvato migliaia di vite umane.