Eredità al canile e alla Rsa di Prato, l’ultimo dono di una donna di 99 anni
Donna di 99 anni muore e lascia la sua eredità al canile e alla Rsa di Prato
Una donna di 99 anni prima di morire ha deciso di donare tutto quello che aveva a chi ha più bisogno. E così tutti i suoi averi sono andati a due categorie che le stavano molto a cuore. Tutta la sua eredità al canile e alla Rsa di Prato: questa la sua ultima decisione, che fa discutere anche fuori dai confini della Toscana.
Nida Mazzanti aveva 99 anni, quando nell’autunno scorso si è spenta. La donna, come ha raccontato il Tirreno, era rimasta vedovo tempo prima e non aveva alcun erede diretto, visto che la figlia era morta a 56 anni poco tempo fa.
La donna prima di morire ha deciso dunque di lasciare tutta la sua eredità, superiore a un milione di euro, al Comune di Prato dove aveva vissuto. Ma l’amministrazione potrà usare quei soldi solamente con alcuni vincoli imposti dalla defunta donatrice.
Quando è morta, Nida Mazzanti ha lasciato al comune toscano 134mila euro di liquidità in banca, titoli per 787mila euro e anche la proprietà di diversi immobili e terreni. Per un valore totale di più di un milione di euro.
Il Comune di Prato potrà usarli, però, solo per realizzare un nuovo canile comunale dove ospitare i randagi in attesa di una casa per sempre e di una famiglia amorevole. E per rendere migliore la struttura per anziani Santa Caterina de’ Ricci.
L’eredità al canile e alla Rsa, per aiutare chi ha bisogno
La donna ha deciso di lasciare i soldi per costruire un nuovo canile, in memoria dell’amore della figlia per i cani. Ne aveva due.
Mentre i soldi lasciati alla Rsa sono un dono per non dimenticare le persone anziane come lei. La donna non aveva mai vissuto qui, ma ha deciso di lasciare i suoi soldi ad altri anziani per rendere migliori gli ultimi anni della loro vita.