Gattino con due facce rifiutato dalla mamma alla nascita: chi si prenderà cura di lui?

Chi può aiutarlo a crescere?

Il povero gattino con due facce era stato rifiutato dalla mamma alla nascita. Era diverso dai suoi fratelli. E non solo per quel difetto genetico che di fatto gli aveva assegnato due volti quando era venuto al mondo. Lui cresceva anche più lentamente dei suoi fratelli e la madre si è concentrata sul resto della cucciolata. Come vivrà ora? Chi si prenderà cura di lui?

veterinario Dr. Tran

Il Dr. Tran, un medico veterinario, stava viaggiando in auto da New York a San Diego, quando ha ricevuto uno strano messaggio da un amico. Si stava trasferendo dalla Grande Mela, in direzione California, quando il conoscente lo ha informato che la sua gatta aveva partorito un gattino raro.

La mamma lo aveva rifiutato quando era venuto al mondo e ora lui non sapeva cosa fare per prendersi cura del cucciolo, che era nato con un difetto congenito chiamato diprosopus, noto anche come duplicazione craniofacciale. Come suggerisce il nome, il micio aveva due facce.

Il dottor Tran pensava di trovarsi di fronte a un parto gemellare siamese, invece la condizione era ben più rara. E necessitava del suo intervento immediato. La gattina, che si chiamava Duo, aveva un corpo e due facce, che funzionavano alla perfezione.

Aveva lavorato spesso con gattini dell’ASPCA, così il dottor Tran ha deciso di prendersi cura di Duo, adottandolo il gattino con due facce rifiutato alla nascita dalla sua mamma. Sarebbe cresciuto insieme ad altri 8 fratelli felini.

Duo

Gattino con due facce rifiutato dalla mamma cresce insieme a 8 fratelli

Nella maggior parte dei casi di gatti nati con diprosopus la sopravvivenza è di pochi giorni. In alcuni casi rari però si può arrivare anche a raggiungere l’età adulta. Come nel caso del gatto affetto da tale patologia più anziano del mondo, arrivato a vivere 15 anni.

Gattino con due facce rifiutato dalla mamma

Il dottor Ralph Tran si è preso cura del gatto nutrendolo ogni due ore. E poi ovviamente lo ha adottato, per prendersi cura delle sue infezioni respiratorie e di tutte le altre patologie che potrebbe insorgere vista la sua situazione delicata.