Hanno preteso il cane indietro perché di loro proprietà, ma lui l’ha amato per anni. La vicenda finisce in tribunale. Ecco cos’è accaduto
La battaglia legale per il cane Roxy, affidato ad un dipendente per 5 anni: oggi l'uomo è stato licenziato
Oggi vi vogliamo raccontare la storia del cane Roxy e di un uomo di nome Barry Myrick. La loro amicizia è nata circa 5 anni fa, quando Barry ha iniziato a lavorare per la M & M Environmental, una società per il controllo dei parassiti con sede nel Queens, a New York.
Nel momento in cui è stato assunto, l’organizzazione gli ha affidato un cane addestrato nel ritrovamento di cimici: Roxy.
I due, negli ultimi 5 anni, hanno vissuto e lavorato insieme. Hanno condiviso ogni cosa, compreso un amore al di sopra di ogni limite.
Purtroppo, lo scorso marzo è accaduto qualcosa di inaspettato. L’azienda ha deciso di licenziare Barry. Non avendo più motivo di rimanere nel Queens, l’uomo ha deciso, insieme a sua moglie, di tornare nella sua città. Dopo aver fatto i bagagli, la coppia ha lasciato la casa insieme a Roxy e l’altro cane di famiglia.
Dopo qualche giorno però, l’azienda ha chiamato l’ex dipendente, chiedendogli di restituire Roxy alla compagnia. Il cane era di loro proprietà e dal momento che era stato licenziato, era obbligato a restituirlo.
Aver portato l’animale fuori città, equivaleva ad averlo rubato.
A tutti capita di perdere il lavoro. E per me non è stato un problema restituire la mia uniforme, l’auto dell’azienda e la carta di credito. Ma mai avrei immaginato di dover dire addio a Roxy. Mi sono rifiutato e mi hanno denunciato. Ho davanti una complessa battaglia per la custodia del cane e per un’accusa di furto.
La battaglia legale per Roxy
L’uomo non aveva alcuna possibilità di vincere la battaglia legale, visto che prima di iniziare il lavoro per l’azienda, aveva firmato un accordo che riconosceva Roxy come proprietà della società.
Ma a sorpresa di tutti, lo scorso mese, un giudice del Queens ha respinto la richiesta dell’organizzazione per la restituzione di Roxy.
Ho capito che un cane è come un figlio. Il giudice ha tenuto conto di quale fosse la cosa migliore nell’interesse del benessere dell’animale. Noi eravamo la sua famiglia e lo saremo per sempre.
Non si è ancora arrivati alla sentenza definitiva e la famiglia dovrà presentarsi ancora in tribunale. Nel frattempo sono nate sui social network tantissime campagne per la raccolta di firme. Barry ha ricevuto un incredibile supporto da ogni parte del mondo.
Forse accadranno altre cose che non saranno a mio favore, ma non mi interessano. Finché so che Roxy non andrà da nessuna parte, mi sentirò come se avessimo vinto.
L’azienda ha fatto ricorso alla decisione del giudice. Il cane è di loro proprietà, ma il dipendente l’ha amato e se ne è preso cura per ben 5 anni.
Ci auguriamo che riesca a vincere la battaglia legale.