La pratica dietro i costumi di carnevale

Dietro quei bellissimi costumi da samba, ci sono i nostri amici animali, che soffrono

Chi non conosce il carnevale di Rio, dove le scuole di samba ballano, incantando il mondo intero? Bellissime donne, ma anche uomini, che ballano seminudi con costumi fatti di piume, utilizzate in maggior quantità, per la coda e per la corona che portano in testa, di colori vivaci e accesi.

La cosa che, però, nessuno sa, è che nascondono una realtà estremamente crudele. Dietro quelle piume ci sono centinaia di uccelli che  vengono sfruttati e torturati per tutta la loro vita. Sappiamo che in tutto il mondo, ci sono leggi che tutelano gli animali, ma purtroppo nessuno è ancora mai riuscito a trovare il modo di impedire alle scuole di samba, di utilizzare le piume degli animali nelle fantasie delle regine e alle damigelle del tamburo. Loro cercano di ammaliare gli spettatori, con un’immagine di lusso e glamour, senza pensare che l’unico messaggio che vanno a trasmettere, è quello sul maltrattamento degli uccelli. Per “produrre” queste piume, vive utilizzata una tecnica, che prende il nome di “cerniera”. In cosa consiste? Gli uccelli vengono sollevati per il collo e le piume vengono estratte dal loro corpo, causandogli un dolore lacerante. E dopo? Dopo l’uccello viene lasciato al sole, con le ferite soggette a continue infezioni. Sappiamo benissimo quanto le piume, cosi come la pelliccia per qualsiasi altro animale, siano importanti per proteggere la loro pelle, da ogni tipo di condizione atmosferica, ma anche da ogni cosa che li circonda. Mentre vengono tirati per il collo, questi poveri animali si dimenano per cercare di liberarsi, spesso provocandosi delle fratture.

Gli uccelli più sfruttati per questi costumi di carnevale, sono lo struzzo e il fagiano. Il primo, per esempio, vive circa 40 anni, quindi immaginate cosa debba significare essere torturati a vita. L’estrazione delle penne inizia a 10 settimane di vita e termina quando l’uccello non è più “buono”. A quel punto cosa accade? O viene lasciato morire, o viene ucciso o ancora peggio, viene alimentato per poi diventare foie gras.

Le piume vengono estratte nell’animale vivo, perché in questo modo la loro qualità è migliore. Nonostante siano consapevoli della sofferenza che vanno a provocare, non hanno intenzione di smettere! Le scuole non hanno interesse a fermare i finanziamenti di una tale pratica, ne a rinunciare ai loro bellissimi costumi, l’industria produttrice di queste piume, ancora meno. Questo perché la procedura è altamente redditizia. Pensate che una singola piuma di fagiano può costare 100 dollari.

Le immagini non sono belle da vedere, ma il mondo deve aumentare la propria consapevolezza. Avreste mai detto che dietro quei bellissimi costumi, ci fosse una pratica così crudele? La risposta è sicuramente no…

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