La storia di Tarasik: dopo 6 anni in rifugio, torna finalmente felice
Tarasik si è sentito abbandonato dalle stesse persone che lo avevano salvato
Il protagonista della storia che vogliamo raccontarvi oggi si chiama Tarasik ed è un meraviglioso cagnolino che fortunatamente ha ritrovato la sua felicità. Sembrava un caso disperato e per il quale non c’era nessuna speranza, ma alla fine, l’amore ha trionfato e anche lui è riuscito ad avere la seconda possibilità che meritava.
Tutto è iniziato più di 6 anni fa. Alcuni volontari di un rifugio per il salvataggio avevano trovato il cagnolino che vagava da solo per le strade della città. Era molto malato, sottopeso e triste. La vita di strada lo aveva segnato profondamente e lo aveva reso abbastanza ostico nei confronti di chiunque provasse ad avvicinarsi.
Quel periodo è coinciso anche con una scarsa organizzazione della struttura. Così, quei pochi giorni che il cucciolo doveva trascorrere in isolamento nel suo box, sono diventate prima settimane, poi mesi, poi addirittura anni.
Come se non fosse bastata la vita di strada, la situazione di Tarasik peggiorò ancora di più, perché quel periodo aveva fatto in modo che lui si sentisse abbandonato anche da quelle persone che gli avevano dato una speranza.
Paradossalmente, il suo destino prese una piega migliore nel 2020, proprio nel momento in cui è scoppiata la pandemia e la maggior parte del mondo stava soffrendo.
Le restrizioni da Coronavirus hanno costretto molti rifugi a mettere in quarantena molti dei cani che ospitavano. È stato proprio allora che Tarasik è stato trasferito in un nuovo rifugio. Un posto completamente diverso e migliore da quello in cui aveva vissuto per gli ultimi 5 anni.
La rinascita di Tarasik
I nuovi volontari che dovevano badare a lui, si sono subito resi conto che il cucciolo aveva tanti problemi, soprattutto a trattare con gli umani. Tremava e tentava di mordere chiunque provasse ad avvicinarsi.
Per molti quello di Tarasik poteva sembrare un caso impossibile, ma non per una giovane volontaria di nome Alina. Lei aveva capito che quell’essere aveva soltanto bisogno di più attenzioni e di pazienza.
Lei ha iniziato a far visita al cucciolo tutti i giorni e per più volte al giorno. Pian piano lui si è abituato alla sua presenza e ha capito che lei voleva solo aiutarlo.
Col passare dei giorni, quel cane tremante e sulla difensiva è sbocciato con un fiorellino. Il suo sguardo triste si è trasformato e, per la prima volta dopo tanto tempo, è tornato a scodinzolare. È riuscito perfino a far amicizia con gli altri cagnolini del rifugio.
Siamo così felici del fatto che al mondo esistano persone come Alina. Persone che non si arrendono e che sono pronte a tutto pur di dare l’opportunità che meritano a tutti i cuccioli, anche a quelli che sembrano irrecuperabili.