La storia del cane Natalino, un regalo di Natale indesiderato

È stato regalato per Natale ad una coppia di Torino, che ha però deciso di sbarazzarsi di lui: la storia del povero Natalino

La storia di Natalino è iniziata lo scorso Natale. Il cagnolino è stato regalato ad una coppia di Torino, che dopo aver trascorso poche ore insieme a lui, ha ben deciso di sbarazzarsene.

La storia del cane Natalino

Quelli che avrebbero dovuto essere i suoi amorevoli umani, si sono presentati il 25 Dicembre al canile Enpa di Torino e hanno spiegato ai volontari che per loro era soltanto un regalo di Natale indesiderato e di non aver alcuna intenzione di renderlo parte della propria famiglia.

I ragazzi si sono così ritrovati a dover guardare gli occhi tristi di un cucciolo di soli 3 mesi, abbandonato proprio nel giorno dell’anno in cui le persone dovrebbero essere più buone e in cui l’amore dovrebbe farsi sentire di più.

A chiamarlo Natalino son stati proprio gli operatori dell’Enpa. l’Ente Nazionale Protezione Animali. Hanno accettato il suo abbandono e di prendersi cura di lui, per paura che quelle persone avrebbero potuto lasciarlo chissà dove, condannandolo ad un triste destino.

La storia del cane Natalino

La volontaria Enpa Ornella Vercelli ha raccontato:

Non avevamo posto per lui, che essendo un cucciolo non poteva essere messo in un box in condivisione con un adulto. Così lo abbiamo tenuto nel box dell’infermeria. È diventato la nostra mascotte lo abbiamo amato dandogli tutte le attenzioni possibili. È un cane dolce, docile e bellissimo, con un occhio azzurro e uno castano.

Ornella ha spigato che per tutto il 25 dicembre, Natalino ha pianto, forse domandandosi dove fosse e perché quelle persone avessero deciso di lasciarlo con quegli estranei. Ma quegli amorevoli volontari si sono dati il cambio il giorno di Natale, solo per coccolarlo e tranquillizzarlo. E alla fine, il cucciolo di 3 mesi, ha capito le loro buone intenzioni.

La storia del cane Natalino

Dopo un mese da quel triste giorno, Natalino ha trovato una famiglia vera. Delle amorevoli persone, che dopo aver letto la sua straziante storia su Facebook, si sono fatte avanti per regalargli una vita migliore e piena d’amore.

Oggi vive in una casa calda a Torino, sta bene ed è felice.