“Non ci capiva. Soltanto dopo aver visionato le telecamere, abbiamo capito il motivo”
I volontari hanno trovato Hector legato al cancello del rifugio: "Abbiamo subito visionato i filmati delle telecamere"
Hector è un bulldog americano trovato legato ai cancelli del rifugio RSPCA lo scorso agosto. Il povero cane era stato abbandonato dalla sua famiglia, era terrorizzato e aveva una museruola, come se quelle persone volessero avvertire i volontari della sua aggressività. Ci sono voluti due soccorritori per riuscire a liberarlo. Era legato così stretto che non riusciva nemmeno a sdraiarsi.
Quando abbiamo iniziato ad analizzare la sua situazione, abbiamo capito che qualcosa non andava. Il suo corpo era ricoperto di ferite, sembravano bruciature di sigaretta. Ci guardava con aria interrogativa, come se non capisse le nostre parole e non sapesse rapportarsi con gli esseri umani.
Dopo aver esaminato i filmati delle telecamere di sorveglianza, i volontari hanno scoperto che la macchina che lo aveva abbandonato fuori ai loro cancelli, aveva una targa straniera.
Abbiamo iniziato a dargli comandi in diverse lingue, finché non è riuscito a capirci. Hector rispondeva ai comandi in tedesco.
Quando i volontari hanno capito come comunicare con il bulldog, hanno scoperto quanto il cane fosse intelligente e fiero di rispondere a tutti i comandi dei suoi salvatori.
Hector e la lingua inglese
Grazie all’amore e alla pazienza del nostro team, Hector ha iniziato a muovere i primi passi nel suo percorso verso la guarigione e a superare il trauma del suo abbandono. Ha iniziato a mostrare la sua dolce personalità e a giocare con noi.
Nel giro di pochi mesi, i ragazzi sono riusciti ad insegnare al cucciolone i comandi base in inglese.
Abbiamo iniziato ad insegnargli le parole più semplici, accompagnando i comandi con le mani. La sua intelligenza gli ha permesso di apprendere in modo rapido.
Oggi Hector vive ancora nel rifugio e i volontari credono che sia quasi pronto per una famiglia. Vogliono scegliere le persone giuste e assicurarsi che non subisca altri traumi.
Ogni volta che vede qualcuno fumare, diventa nervoso. Questo è il motivo per cui i volontari sono convinti che i suoi proprietari lo abbiano maltrattato e che quelle ferite, siano delle bruciature di sigaretta.
Non riesce ad avere un’intesa con i fumatori. Non si lascia avvicinare a nessuno dei nostri ragazzi che ha visto con una sigaretta in bocca. Noi siamo certi che presto Hector troverà la famiglia giusta per lui e possiamo già dire che sarà una famiglia di non fumatori.