Prato – Cane di razza Chow Chow lasciato sul terrazzo, muore di freddo: denunciato il proprietario
Rabbia in provincia di Prato, dove un povero Chow Chow è morto di freddo per colpa della negligenza del suo proprietario: denunciato
Rabbia sui social per quanto accaduto a Montemurlo, in provincia di Prato. Un cane di razza Chow Chow è stato lasciato sul terrazzo della sua casa ed è morto di freddo.
Quando gli operatori delle guardie zoofile sono intervenute dopo l’allarme sul povero cucciolo, lo hanno trovato in condizioni gravissime. L’animale era già in ipotermia e nonostante il loro intervento, non è riuscito a sopravvivere.
Secondo quanto diffuso, a lanciare l’allarme sono stati i residenti del quartiere. Hanno notato quel povero batuffolo di pelo che trascorreva la maggior parte del tempo sul terrazzo, nonostante le basse temperature. Si sono resi conto che non stava bene ed hanno così deciso di allertare le guardie zoofile.
I ragazzi sono subito intervenuti sul posto, per valutare la situazione e le condizioni dell’amico a quattro zampe. Dopo aver rintracciato il suo proprietario, sono riusciti a prendere il povero Chow Chow. Si sono subito resi conto che le sue condizioni erano molto gravi e che era in ipotermia, così si sono recati da veterinario nel più breve tempo possibile. Il medico ha fatto tutto il possibile per salvargli la vita e garantirgli le cure di cui aveva bisogno, ma il successivo giorno il cucciolo è morto.
La giustificazione del proprietario del Chow Chow
I proprietario, un ragazzo di 24 anni e la sua compagna sono stati denunciati per maltrattamenti e lesioni nei confronti degli animali. Alla richiesta di spiegazioni, secondo quanto riportato dai giornali locali, il ragazzo si sarebbe giustificato affermando di avere tanti impegni lavorativi, di non aver potuto occuparsi del suo cane in modo adeguato e di non averlo potuto portare fuori per soddisfare i suoi quotidiani bisogni.
Dopo le dovute indagini, i soccorritori e gli agenti di polizia hanno scoperto che il cucciolo era originario della Bulgaria e che non era registrato nell’anagrafe canino. I due dovranno ora assumersi le responsabilità del reato commesso, che ha portato alla morte del piccolo Chow Chow.