Rabbia e dolore per la morte di Sturn, il cane ingiustamente soppresso
Sturn, il cane cieco e sordo di un rifugio in provincia di Como, adottato in Svizzera, è morto: quella donna lo ha sottoposto ad eutanasia
Rabbia e dolore per la morte di Sturn, il cane sordo e cieco, soppresso in modo ingiusto. In molti conoscevano la sua storia e avevano preso a cuore la sua situazione. Come raccontato dalle Guardie Ecozoofile Oipa, Sturn era ospite nel rifugio Amici del Randagio, in provincia di Como. I volontari per diverso tempo avevano diffuso la sua storia, con la speranza che qualcuno lo adottasse.
Un giorno, una donna si fece avanti e decise di regalare a quel povero cane di 4 anni, una seconda possibilità di essere felice. Tra loro nacque subito un’intesa speciale. I volontari la conoscevano da tempo. Erano cinque anni che lavorava nella struttura in modo volontario e come educatrice.
La nuova casa di Sturn si trovava a Canton Ticino, in Svizzera. Finalmente il cagnolone era uscito dal canile. Nella struttura aveva sempre potuto contare sull’amore dei suoi amici volontari ed era sempre stato felice, ma una casa vera, era tutta un’altra storia!
Nulla però andò come previsto e quella che sarebbe dovuta essere la fine di una fiaba, si trasformò presto in una tragedia.
La morte di Sturn
Sturn è stato soppresso. Per chi non lo sa, l’eutanasia in Svizzera è legale anche sui cani sani. Il veterinario, ora contattato dalle associazioni e dallo stesso rifugio, ha raccontato la sua versione e di tutte le minacce che sta ricevendo. Ha perfino dovuto chiudere la pagina Facebook dello studio.
A suo dire, un donna si sarebbe presentata in lacrime, spiegandogli che la polizia, in modo intimidatorio, l’aveva costretta a sbarazzarsi del cane. Dava fastidio ai vicini, perché non smetteva di abbaiare. Il professionista si sarebbe giustificato, affermando di aver fatto prima i controlli sul microchip del cane, per assicurarsi che fosse davvero suo. Non poteva sapere che provenisse da un rifugio. Dopo aver anche verificato che fosse cieco e sordo e aver visto che non smetteva di abbaiare, avrebbe deciso di accontentare la donna.
Quella donna che avrebbe dovuto prendersi cura di lui, quella donna che avrebbe potuto alzare il telefono e chiamare il rifugio. I volontari non avrebbero mai chiuso la porta in faccia a Sturn. Sarebbe tornato a vivere in un box, ma oggi sarebbe ancora vivo!
La donna ha fatto uccidere il cane di nascosto da tutti. La vicenda ha scatenato rabbia sul web e le associazioni adesso stanno facendo di tutto per procedere per vie legali e far in modo che quella donna non adotti mai più un animale in tutta la sua vita.